Pressoché perfetta. Non si può definire in altre maniere la prova di Samuela Comola nella staffetta femminile di biathlon alle Olimpiadi di Pechino: una gara di personalità, in cui ha tenuto testa ad atlete più quotate come Hanna Oeberg e Svetlana Mironova, addirittura mettendole dietro di sé. Precisa al poligono (una sola ricarica utilizzata), la valdostana aveva ricevuto il cambio da Dorothea Wierer (lanciata da Lisa Vittozzi) in seconda posizione, a 10”7 dalla Russia, uscendo dall’ultimo poligono addirittura prima e dando il cambio a Federica Sanfilippo in seconda posizione a 7”4 dalla Svezia, facendo sognare all’Italia una medaglia impensabile.
Svezia, Russia e Germania, però, erano le favorite e sono riuscite a rientrare, andando a conquistare le tre medaglie: oro alla Svezia in 1h11’03”9, argento alle russe a 12” e bronzo tedesco a 37”4. L’Italia ha chiuso quinta, a 1’33”1 dalla vetta.