Sconfitta con onore per l’Aosta contro la capolista Italservice Pesarofano

Troppo forti i marchigiani dell’ex Thomas Egea, che al Montfleury si impongono per 5-2 nonostante l’ottima prova di Birochi e compagni.
Aosta-Pesarofano
Sport

Dopo i primi tre punti conquistati in trasferta la scorsa settimana, l’atmosfera che si respirava nell’ambiente aostano era quello da Davide che sfida Golia, sperando nello stesso esito. La capolista Itlservice Pesarofano è però troppo forte per il “Davide” Aosta, che, nonostante il grande cuore, deve cedere in casa per 5 a 2.

La partita inizia con un minuto di silenzio per ricordare la squadra brasiliana del Chapecoense, vittima di un tragico incidente aereo in Colombia lunedì 28 novembre. Rosa deve fare a meno di Estedadishad, squalificato, ma può contare su un pubblico numeroso, giunto a spingere i leoni gialloblù e a salutare Thomas Egea, ex di turno che ha giocato per quattro anni nell’Aosta. Nel 2014 passò all’Orte, dove vinse il campionato di serie A2, ma l’anno successivo la squadra fallì e fu retrocessa in serie B. Egea andò al Catanzaro e al Carmagnola, prima di finire al Pesarofano dove ha buone possibilità di vincere nuovamente il campionato di A2. I marchigiani, che hanno vinto fin qui otto partite su dieci, viaggiano a ritmi altissimi e hanno un buon gioco e, a parte l’autorete di Mirabelli dopo 55 secondi e un palo di De Oliveira un minuto dopo, l’Aosta è molto brava a tenere il ritmo e ad imbrigliare la manovra degli avversari. Al 10’ Birochi su punizione riesce a portare i suoi sul pareggio, e 30 secondi dopo Gennari è bravo ad impedire a Iurmanò di concludere a rete dopo essersi involato. La partita è vibrante e senza pause, con il Pesaro che va spesso al tiro su schemi da calcio piazzato, ma raramente trova la porta e, quando questo succede, trova anche un Luberto molto attento. Il Pesaro ha anche alcuni elementi molto bravi a saltare gli uomini e a servire i propri compagni, e nel giro di due minuti questa situazione frutta agli ospiti due reti, proprio nel momento migliore dell’Aosta. Al 14’40” Burato sulla destra salta di slancio due uomini e serve in area Hector, il cui tiro sporco beffa Luberto. Al 16’ azione fotocopia, con Stringari che salta un paio di uomini sempre sulla destra e serve in mezzo un pallone che sbatte su Lamedica e finisce in rete. Prova a rispondere Mirabelli con un tiro da fuori, ma è bravo Gennari a distendersi. A due minuti dalla fine Rosa indossa la maglia da portiere, anche se l’azione è lenta, quasi una melina per distrarre gli avversari. Si conclude senza altre emozioni un primo tempo che ha visto una buona Aosta, immeritatamente sotto di due reti. Nella ripresa, l’Aosta parte con Calli portiere di movimento, ma il Pesaro è bravo a chiudere tutti gli spazi e ad impedire l’imbucata. Al 2’30”, però, Sanchez riporta i suoi sotto con un bellissimo gol di testa – inconsueto per il calcio a 5 – su cross di Rosa. Due minuti dopo Gennari esce su Iurmanò lanciato a rete, la palla finisce a Mirabelli che tenta di beffarlo su pallonetto ma è bravo il portiere ospite a mettere in angolo con un colpo di reni. Tra il 7’ e l’8’ Luberto si prende la sua vetrina, con un intervento di piede e poi con una doppia parata, prima su un tiro dalla distanza sul quale era coperto e poi sulla ribattuta ravvicinata. Il giovane portiere ha però qualche responsabilità sul gol del 4-2 marchigiano, arrivato con un tiro dalla fascia sul primo palo da parte di Stringari. Calli e Iurmanò si alternano come portieri di movimento, ma Gennari non lascia passare niente, altrimenti ci pensa la traversa, come sul tiro di Sanchez deviato da un difensore al 12’30”. L’Aosta continua ad attaccare col portiere senza trovare fortuna, e protesta giustamente per un retropassaggio al portiere avversario non sanzionato dai direttori di gara. C’è tempo ancora per un sussulto quando Sanchez non riesce a trovare la deviazione su assist di Rosa di sinistro dalla linea di fondo sulla destra, nella sua classica azione. Il 5-2 finale arriva su tiro a porta vuota di Hector proprio sulla sirena.

Si è vista un’Aosta motivata e lottatrice, un po’ meno individualista, ma che ha pagato eccessivamente i sempre presenti errori. Non era sicuramente questa la partita in cui fare punti, ma è necessario continuare a tenere questo atteggiamento soprattutto negli scontri più abbordabili, ad esempio a Cagliari la prossima settimana.

Le formazioni:
AOSTA: Luberto, Birochi, Mirabelli, Iurmanò, Sanchez, Gheorghita, Sztraka, Rosa, Calli, Pellegrino, Veronesi, Mazzi. All. Rosa
ITALSERVICE PESAROFANO: Gennari, Tres, Toninandel, Burato, Hector, Gentiletti, Egea, Stringari, Lamedica, Mercolini, Cuomo, Vagnini. All. Cafù.

Classifica:
Italservice Pesarofano 28 punti; Real Arzignano 26 punti; Milano e Prato 22 punti; Ciampino Anni Nuovi* 19 punti; Bubi Alperia Merano* 17 punti; Atlante Grosseto 15 punti; B&A Sport Orte* e Olimpus Roma* 14 punti; Cagliari 13 punti; F.lli Bari Rewind Reggio Emilia* 9 punti; Capitolina Marconi 6 punti; Aosta 3 punti; Castello* 2 punti.
(* una partita in meno)

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