Cosa spinge una persona che ha “quasi una decina d’anni oltre il mezzo secolo” a tornare ad inforcare la moto da cross, programmando di girare l’Italia e l’Europa per gareggiare sulle due ruote? Perché dopo più di quarant’anni di carriera non basta più fare un paio di allenamenti a settimana, ma torna la voglia di mettersi in competizione? Basta chiederlo a Silvio “Gaston” Gasparella per avere due risposte, una “oggettiva”, ed è la nascita della Euro Vintage Motocross Cup, ed una più intima e personale: “Non posso fare a meno dell’agonismo, del confronto, dell’adrenalina della gara”.
Gasparella è, per la nostra regione, un personaggio di spessore nel mondo del motocross: attivo dall’età di 14 anni, si è tolto diverse soddisfazioni in campo interregionale e nazionale, arrivando, nel 1982, ad essere pilota della Beta. Una carriera intervallata da diverse pause e scelte di vita, che gli hanno fatto perdere “il treno buono” ma non la voglia di correre.
E così, dopo qualche anno di stop anche a causa di acciacchi fisici, il 2021 è stato l’anno del ritorno, in concomitanza con la Euro Vintage Motocross Cup, un campionato europeo dedicato a moto d’epoca che ha preso il via nel weekend del 17 e 18 aprile da Maggiora, una pista storica per il motocross come Monza lo è per la Formula 1. “Non bisogna confondere le moto d’epoca con l’idea di una passerella o di una rievocazione. Il livello agonistico della gara era impressionante, non ero più abituato e non me lo aspettavo di certo. C’erano 370 iscritti, tra cui gente che ha partecipato alla Dakar ed a competizioni europee e mondiali, un movimento pazzesco anche se dispiace molto che la manifestazione fosse a porte chiuse. Però è stata una gran bella esperienza che conto di portare avanti”.
L’idea di “Gaston” è infatti quella di proseguire con il campionato, anche se le trasferte – tutte su piste storiche – non sono delle più facili anche dal punto di vista logistico, visto che la prossima gara è in Sicilia. “Da un lato c’è una vocina che mi dice ‘Sei vecchio, stai a casa’, dall’altra questo campionato mi ha ridato lo stimolo di preparare una gara a livello fisico e mentale. L’11 e 12 settembre sarò in Inghilterra, a Farleigh Castle, a rappresentare l’Italia nel motocross delle nazioni”.
La cronaca sportiva dice che Silvio Gasparella, che corre con una Suzuki 125 dell’88 nella categoria P1C (cioè le 125 cc di produzione tra il 1982 ed il 1989) ha chiuso la tappa di Maggiora al 17° posto finale, dopo essere stato costretto al ritiro nella prima manche ed essere arrivato 12° nella seconda.
A dargli la possibilità di correre è stato il Motoclub Star Cross di Verrès: “Il grosso handicap del motocross in Valle d’Aosta è che non è molto sentito, non essendoci piste per allenarsi. C’è una piccola pista dello Star Cross, che è un club molto attivo con un bel gruppetto di praticanti e di giovani promettenti. Si parla di una pista da motocross a Chatillon, speriamo, sarebbe un’ottima opportunità per il movimento nella nostra regione”.