Ci arrivava da non favorito, silenziosamente, con qualche buon risultato ed una sola vittoria in Coppa del Mondo. Gli avversari sapevano però di doverlo temere. E Pellegrino ha compiuto l’impresa: una volata nel rettilineo finale – quello che sapeva poter essere il suo punto di forza – sul russo Ustiugov ha portato Pellegrino sul tetto del mondo, vincendo la medaglia d’oro ai Mondiali di Lahti. “È un sogno”, ha dichiarato al traguardo.” Il team ha fatto un grande lavoro per darmi gli sci migliori”.
Pellegrino ha guadagnato la finale compiendo un’impresa in semifinale, andando a vincere con grande autorevolezza una batteria stratosferica con Ustiugov, Klaebo, Northug e Halfvarsson, tutti messi in fila dall’azzurro. Quarti di finale vinti con intelligenza da Chicco, che è rimasto cauto nel gruppo fino ai tre quarti di gara prima di accodarsi al tentativo di allungo di Klaebo per poi superarlo e chiudere sul 3’24”75. Quinto tempo nelle qualificazioni per Pellegrino, con il tempo di 3’15”84. A dominare questa fase il russo Ustiugov (mostruoso il suo secondo posto nella batteria dei quarti di finale arrivato nonostante una caduta in salita), che ha dato più di quattro secondi al valdostano e quasi tre al secondo classificato, il norvegese Krogh.
Alla vigilia, Pellegrino aveva descritto così la pista: “La prima parte è un po' morbida con due salitelle e dopo una bella discesa tocca ad una lunga salita che darà lo spunto per lo scatto verso il traguardo che mi sembra più lungo rispetto all'anno scorso, dove potrò sfruttare la mia bella volata”.
29° Greta Laurent che, dopo aver centrato i quarti di finale con il 28° posto, deve salutare la sprint mondiale con il sesto posto della propria batteria.
Domenica 26, all’ora di pranzo, appuntamento con la team sprint e con nuove speranze di medaglia per Chicco Pellegrino.