La precarietà del nostro pianeta è una camminata di 648 metri su un filo largo 2,5 centimetri con, al di sotto, il baratro. Non è (solo) una metafora, ma è il messaggio collegato all’impresa concreta di Nathan Paulin, funambolo francese di 26 anni, che il 26 maggio ha attraversato da una sponda all’altra su una highline il ghiacciaio d’Argentière, sul versante francese del Monte Bianco, per sensibilizzare sui danni del riscaldamento globale.
Il “Man on wire” dell’Alta Savoia ha progettato la sua impresa da record durante la sua convalescenza dopo la positività al Covid. Insieme ad altre otto persone, hanno trasportato, nell’arco di due giorni, 200 kg di materiale. Scelta la roccia da cui far partire la corda, ha dapprima portato un filo da pesca sull’altro versante grazie all’aiuto di un drone, per poi mettere la corda finale da 2,5 centimetri ed una di sicurezza.
Con il costante rumore di sottofondo dei crolli di rocce e blocchi di ghiaccio, Paulin ha attraversato i 648 metri in meno di mezz’ora, senza farsi mancare momenti di divertimento.
Nel video di France 2 le vertiginose immagini della sua impresa.
https://www.facebook.com/nathan.paulin/videos/1253293424875323/