Trofeo La Duchenne di Rebatta, raccolti 800 euro per l’Associazione Parent Project

E’ stato assegnato al giovane Gressaén Davide Quendoz, che in mattinata ha realizzato 71 punti precedendo sul podio Michel Vevey, 69 punti, e Henry Martinet, 66 punti, il Trofeo La Duchenne di Rebatta, giunto alla terza edizione e tenutosi sabato 3 giugno sull’area verde di Gressan.

Nella categoria Juniores A il successo è andato a Emil Buschino e nella Juniores B a Stephen Munier. L’iniziativa, di sport e solidarietà, è organizzata dalla Proloco e dalla sezione Rebatta di Jovençan. I fondi raccolti con le iscrizioni e le donazioni dei partecipanti alla gara – 800 euro –  sono infatti destinati all’associazione Parent Project per sostenere la ricerca sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker e per le attività di affiancamento alle famiglie coinvolte nella malattia.

La distrofia muscolare di Duchenne e Becker è una malattia che colpisce 1 su 5.000 neonati maschi. È la forma più grave delle distrofie muscolari e causa una progressiva degenerazione dei muscoli, conducendo, nel corso dell’adolescenza, ad una condizione di disabilità sempre più severa, al momento, non esiste una cura, la ricerca ha tuttavia permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare l’aspettativa di vita dei ragazzi.
Dal 1996 l’associazione lavora per migliorare il trattamento, la qualità della vita e le prospettive a lungo termine di bambini e ragazzi attraverso la ricerca, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione.

“La partecipazione alla giornata è stata soddisfacente, ciò che ha permesso di raccogliere la somma di 800 euro da destinare all’associazione Parent Project” hanno dichiarato gli organizzatori “ringraziamo pertanto tutti i partecipanti che hanno permesso la buona riuscita della manifestazione, nonché le attività commerciali che ci hanno offerto premi e gadget da distribuire ai partecipanti: Cicli Lucchini, Atelier Boldrini, Technosport, Ideart, Pizzeria Avalon, e i produttori agricoli di Jovençan The Quendoz, Le Clocher e Clos Blanc”.