Si è conclusa con un eccezionale ottavo posto, per il valdostano Xavier Chevrier, la cinquantesima edizione della “gara delle gare”, la Sierre-Zinal. La corsa dei cinque quattromila (Weisshorn, Zinalrothorn, Obergabelhorn, Cervino e Dent Blanche), nel Valais, è stata dominata ancora una volta dai keniani ma la vittoria non è andata al “solito” Patrick Kipngeno, ma bensì al suo connazionale Phil Kiriago, in 2h27’27” (a circa due minuti dal record di Kilian Jornet Burgada). Kipngeno finisce dunque secondo, in 2h28’50”, mentre a completare, terzo, è stato Kevin Kibet in 2h34’16″.
Chevrier, autore di una prima parte di gara magistrale, ha poi dovuto rallentare nel finale, chiudendo ottavo e coprendo i 31km del percorso in 2h36’57”, primo degli italiani in gara, davanti a Cesare Maestri (decimo in 2h37’46”, QUI le classifiche complete). “Ho saldato un po’ in conto Zinal – ha spiegato nel dopo gara – infatti la prima cosa bella era già partire. Poi dopo, senza paura, mi sono messo in gioco: avevamo studiato un po’ i passaggi, non guardavo gli altri, guardavo più o meno che minutaggio sarebbe stato buono passare nei vari punti. Così ho fatto e mi sono esaltato: mi è venuta la pelle d’oca più volte perché c’era veramente tanta gente. Sono stato stoppato sul finale da un mal di fegato, tra gel e stanchezza. Ho dovuto gestire un po’ la prima parte di discesa con la punta è difficile correre. Poi mi ha superato Simpson, poi l’ho seguito, per fortuna avevo fatto una bella prima e avevo un po’ di margine. Questo antipasto, perché non finisce qua, un ripercorrere questa gara dove ritornerò sicuramente perché qui mi sento a casa, il Vallese è un po’ come essere a casa”.
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