“Ce l’abbiamo fatta” possono finalmente dire le guide turistiche valdostane – titolari dell’abilitazione professionale – che da oggi avranno una loro Federazione a rappresentarle. Prende il nome di Federazione Guide Turistiche Valle d’Aosta (FederGT Valle d’Aosta) e ha coinvolto negli ultimi tre anni un gruppo di sessanta professionisti. Oltre ad acquisire a una forte rappresentanza unitaria, l’obiettivo che il neonato gruppo si pone è quello dare rilievo alla figura professionale della guida turistica e di valorizzare il territorio tramite sinergie in chiave culturale e turistica. Non un soggetto commerciale, quindi, ma una rete di ambasciatori culturali. Come affermato da Mario Burgay, tra i soci fondatori: “Siamo rappresentanti della categoria e interlocutori finalizzati a offrire un’immagine del nostro territorio sempre più di qualità”.
Non a caso, la data scelta per la firma dell’atto costitutivo è stata il 20 febbraio, vigilia della Giornata Internazionale della Guida Turistica che in tutto il mondo si celebra il 21 febbraio. Allo stesso modo, anche il luogo scelto per celebrare questa giornata, il Castello di Aymavilles, non è un caso. Riaperto di recente al pubblico, il castello rappresenta da un lato la ripartenza dopo gli anni difficili della pandemia e dall’altro, abbracciando la sua storia un’arco temporale piuttosto ampio, ben simboleggia la professione della guida le cui conoscenze devono spaziare tra i secoli.
Nell’ottica di attivare sinergie tra le varie guide turistiche del territorio, lo statuto non prevede di avere ai suoi vertici un presidente. Alla base, invece, un collegio di referenti con un mandato triennale oggi formato da Francesca Bacolla, Mario Burgay, Elisabetta Converso e Felicity Roulet. “Il progetto alla base della costituzione di una federazione è nato tre anni fa, – spiega Francesca Bacolla -, periodo in cui nonostante le difficoltà causate dal coronavirus il settore turistico e culturale valdostano non è rimasto immobile, ma si è arricchito di nuovi siti culturali, primo fra tutti, appunto, il Castello Aymavilles”.
Per poter aderire alla Federazione i requisiti fondamentali sono due: possedere l’abilitazione all’esercizio della professione ed essere residenti in Valle d’Aosta. Caratteristiche essenziali che secondo i membri rappresentano il certificato di garanzia del servizio che viene offerto. Chi vi aderisce – approfondisce Felicity Roulet -, può farlo in quanto “socio effettivo”, ossia guida turistica che svolge l’attività o come “socio sostenitore”, ovvero una guida turistica abilitata, ma che attualmente non esercita la professione.
Si tratta di categorie scelte nell’ottica di allargare il più possibile la rete dei membri. Questo perché – conclude Elisabetta Converso lasciando trapelare la commozione per il traguardo raggiunto – “una guida turistica, lavoro che richiede una grande responsabilità individuale, lo è per tutta vita”. L’auspicio della Federazione, quindi, è quello di essere ascoltati e valorizzati come professionisti, come sottolineato anche dall’Assessore Jean-Pierre Guichardaz: “Grazie alla forza della rappresentanza, le rivendicazioni non saranno più solo quelle delle voci dei singoli, ma ora dovranno essere ascoltate”.