Il Rifugio Aosta di Bionaz verso la riapertura

Il sentiero 10 che porta al rifugio è nuovamente aperto ma presenta ancora diverse difficoltà, motivo per cui il Sindaco Nicase ha emesso un'ordinanza che ne modifica la classificazione da EE a EEA. In ragione di questo, i gestori stanno valutando l'eventuale data di riapertura.
Rifugio Aosta foto Love VDA
Turismo

Dopo circa tre settimane di chiusura a causa degli eventi alluvionali di Bionaz, il Rifugio Aosta dovrebbe riuscire a riaprire. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 18 luglio, il Sindaco Valter Nicase ha revocato l’ordinanza di chiusura del sentiero 10, emettendone però un’altra che ne modifica la classificazione da EE (Escursionisti Esperti) a EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura).

“I problemi sono diversi”, dice il sindaco. “Sul torrente Braoulé sono caduti due alberi che qualcuno usa come guado di fortuna, altrimenti bisogna bagnarsi i piedi, e che di fatto in qualche maniera hanno ripristinato il percorso di vent’anni fa. Il sentiero come lo conoscevamo non esiste più, il gestore si è reso disponibile a segnalarlo con gli ometti in pietra. L’altro grande problema era in cima, dove c’era il ponte sul Buthier che ora non c’è più. Abbiamo messo a disposizione un elicottero per portare su della legna che è stata utilizzata per costruire un attraversamento“.

Il sentiero che passava sulla morena franata non è ovviamente fruibile ma, passando sulla sinistra, si riprende il vecchio percorso attrezzato con catene. In ragione del cambio della clientela, i gestori stanno valutando l’eventuale data di riapertura.

Al Rifugio Aosta, a quota 2.788 metri, si può arrivare lasciando l’auto alla diga di Place Moulin (1970 m), proseguendo fino al Rifugio Prarayer e poi imboccando il sentiero 10a, per un totale di circa 4 ore e 800 metri di dislivello. Da lì sono diverse le ascensioni alpinistiche possibili: Tête de Valpelline (3798 metri), Tête Blanche (3710 metri), Dents des Bouquetins (3838 metri), Dent d’Hérens (4171 metri), Mont Brulé (3591 metri).

Su input della Regione, si sta lavorando anche sull’attraversamento del Buthier dopo Prarayer verso la Valcournera, un tratto fondamentale sia per gli spostamenti dei manzi, sia perché è un tratto che fa parte del Tour du Cervin, attualmente bloccato: “In una settimana/dieci giorni si dovrebbe riuscire a creare un guado provvisorio, per noi è molto importante”, dice ancora Nicase.

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