Un impianto a fune che permetterà di passare da Cervinia a Zermatt in meno di un’ora, con un viaggio andata e ritorno da 240 euro, a persona. Ieri, 30 giugno 2023, l’inaugurazione. E, come ha dichiarato Federico Maquignaz, presidente di Cervino Spa, a valere il prezzo del biglietto: “Non è solo il trasporto ma l’esperienza”.
L’esperienza
Dalla piattaforma panoramica della stazione del Matterhorn, situata a 3883 metri di altitudine, i visitatori avranno la possibilità di vedere trentotto degli ottantaquattro quattromila presenti in tutta Europa. Inoltre, dopo aver avuto la possibilità di osservare tutte e tre le facce del Cervino, i turisti potranno recarsi ad un cinema lounge e ad un palazzo di ghiaccio naturale, dove potranno ammirare diverse sculture. Infine, ciascun turista avrà la possibilità di continuare la traversata verso Zermatt o di rientrare verso la stazione Testa Grigia/Plateau Rosa.
Qui, come sottolinea ancora Maquignaz: “I turisti potranno sfruttare un grosso parco giochi, lo SnowXperience, che avvicinerà anche le persone che non hanno mai sciato al mondo della neve”. A partire da oggi, la telecabina rimarrà aperta per 11 mesi l’anno, per poi chiudere tra la prima metà di settembre e metà ottobre.
L’inaugurazione e il rilancio del progetto Cime Bianche
Nel corso della cerimonia di inaugurazione, moderata da Michelle Hunziker, sono intervenuti gli appartenenti al consiglio di amministrazione dell’impresa nonché diversi esponenti politici. In questa sede, il presidente della Regione Renzo Testolin ha provveduto a rilanciare il progetto Cime Bianche, una funivia che, nelle intenzioni dei suoi promotori, avrebbe lo scopo di connettere il Cervino al Monte Rosa: “Vogliamo dimostrare pieno sostegno agli investimenti che verranno sviluppati nei prossimi anni a partire dalla 3s, sulla quale il presidente della Cervino Spa Federico Maquignaz e i suoi collaboratori stanno già lavorando con tutto il sostegno della Valle d’Aosta e dell’Italia per continuare in questa direzione e creare il più grosso comprensorio d’Europa”.
La costruzione dell’impianto e la collaborazione transfrontaliera
La costruzione dell’impianto è iniziata nel 2018 anche se, come ricordato da Michelle Hunziker, l’idea alla base della funivia ha avuto origine alla fine degli anni ’30. Secondo una stima di Franz Julen, presidente di Zermatt Bergbahnen Funivie, i lavori di realizzazione, sono costati attorno ai 65 milioni di franchi svizzeri.
Nell’edificazione dell’impianto a fune, come riporta il presidente di Cervino Spa, il partenariato binazionale tra il nostro Paese e Svizzera ha ricoperto un ruolo fondamentale: “Senza l’Italia non sarebbe stato possibile costruire l’impianto, anche perché da loro hanno norme molto stringenti. Noi fortunatamente abbiamo strade d’accesso che hanno permesso di portare su molti materiali e hanno messo la funicolare sul nostro terreno, quindi li abbiamo aiutati parecchio”.
Oltre ad aver rappresentato un esempio di cooperazione, sempre secondo Maquignaz l’impatto di risalita avrà anche una notevole ricaduta generale sull’integrazione transfrontaliera e sull’indotto del settore turistico: “Sicuramente rappresenterà un aiuto in più – ha spiegato -. Potremo partire tranquillamente la mattina da Cervinia, andare a Zermatt a berci il caffè e tornare indietro. Questo aumenterà anche il nostro rapporto di amicizia. Aspettiamo i turisti asiatici, aspettiamo i turisti italiani e aspettiamo i turisti europei. Noi siamo aperti a tutte le persone che hanno voglia di vivere un’esperienza di alta montagna“.
4 risposte
ma pure Don Papone che benedice questo giocattolo per ricchi…. ma Cristo non era morto per i poveri?
Siamo alla follia ottusa di una classe politica completamente scollegata dalla realtà. 240 euro per questo tipo di esperienza? Un caffè a Zermatt? Ma anche no! Una montagna resa parco giochi, incompatibile con il rispetto che questo ambiente richiederebbe. Un’idea di turismo delle grandi opere per ricchi annoiati, lontana anni luce dalle persone comuni che vorrebbero maggior rispetto per la montagna e un turismo a basso impatto.
“Potremo partire tranquillamente la mattina da Cervinia, andare a Zermatt a berci il caffè e tornare indietro”, che sballo passare da un espresso italiano a 1,20€ a un caffè svizzero a 4€…
Una vera vergogna,un’opera che violenta ambienti naturali stupendi e unici, parliamo tanto di transizione ecologica e dopo le menti malate di certi politici egocentrici e ignoranti partoriscono queste mostruosità!