Quasi 4 miliardi di persone sono stati raggiunti da un contenuto sul Matterhorn Cervino Speed Opening per un ritorno di 104 milioni 400mila franchi svizzeri. I dati sono contenuti in un report elaborato dal Consorzio turistico di Zermatt e snocciolati oggi dall’Assessore regionale al Turismo Giulio Grosjacques durante la seduta di oggi, giovedì 18 aprile del Consiglio Valle.
“Per monitorare le attività di informazione è stato utilizzato il New Radar di Press Relations.com” ha spiegato l’Assessore. “Il numero di utenti venuto conoscenza della Speed Opening è di 3 miliardi 900 milioni, ovvero il numero totale di utenti raggiunti da un contenuto (foto video e testo) pubblicati sulle principali piattaforme media analizzate. Il valore equivalente è stato di 104 milioni 400mila franchi svizzeri, ovvero l’efficacia delle attività promozionali, in sintesi è la somma che avrebbe dovuto essere investita per avere un analogo risultato promo pubblicitario”. Per l’Assessore “pur consapevoli che il report va valutato con la dovuta cautela e nonostante la profonda delusione per non aver effettuato le competizioni e la successiva cancellazione dal calendario Fis, per questioni indipendenti dalla volontà del comitato organizzatore, crediamo che i risultati in termini promo pubblicitari siano la migliore dimostrazione della validità di questa iniziativa, nella quale cui la maggioranza crede ancora”.
Questi i risultati, ma quanto è costato il Matterhorn Cervino Speed Opening, ha voluto sapere la consigliera di Pcp Erika Guichardaz?
“Il comitato organizzatore ha in atto una copertura assicurativa contro i rischi derivanti da cancellazione per cause di forza maggiore e per mancanza di neve. La definizione delle spese ammesse è particolarmente delicata e prevede una dettagliata analisi da parte del comitato organizzatore e dell’assicurazione incaricata Analisi tuttora in corso, che sarà conclusa quanto prima per presentare il bilancio conclusivo certificato che sarà trasmesso alla regione non appena disponibile, anche ai fini dell’ottenimento a saldo del contributo concesso per il 2023″. Per l’assicurazione, come spiegato ancora dall’Assessore, il comitato “si avvale di un broker tedesco con sede a Colonia”.
A delineare alcuni investimenti compiuti l’Assessore regionale agli impianti a fune Luigi Bertschy. Nel 2021, 2022 e 2023 sono stati investiti 2 milioni e 150mila euro per l’impianto di innevamento programmato nella parte terminale del ghiacciaio e fino alla zona di arrivo, oltre a 37mila euro circa per la messa in sicurezza dell’area.
“Sono investimenti che potranno tornare utili in futuro per anticipare l’apertura del comprensorio. Lavoriamo affinché questo tracciato in prospettiva diventi, se otterrà tutte le autorizzazioni necessarie, un tracciato commerciale.”
Le due varianti aperte, la 7 b che incide sulla variante 7, lunghe 1500 metri “sono utilizzate per le piste aperte al pubblico e hanno consentito anche un miglioramento del servizio. La parte a valle è una pista già commerciale, mentre la parte non utilizzata ha una lunghezza di circa 1300 metri e su questa parte la società ha già chiesto la modifica del piano regolatore e intende rendere anche questa parte commerciale per offrire un prodotto in più”.
In chiusura l’Assessore ha ribadito la volontà di lavorare “perché la nostra regione possa continuare a ospitare manifestazione di questo calibro e in questo senso stiamo lavorando con la Fis e le altre due federazioni per poter ottenere l’assegnazione di importanti competizioni nelle prossime stagioni”.