A difesa della Val d’Ayas, la potente e importante famiglia Challant decise di costruire il castello di Verrès sfruttando un picco roccioso a strapiombo sul torrente Evançon. Si tratta di una fortezza, un cubo perfetto di 30 metri per lato. La sua funzione difensiva è evidente: per raggiungere il castello dovete percorrere una mulattiera che vi regalerà, una volta in cima, una vista impareggiabile sulla vallata.
In cima al promontorio, superando il portale d’ingresso, si entra nell’edificio, disposto ad anello su tre piani collegati tra loro da un imponente scalone in pietra ad archi rampanti, vero capolavoro architettonico del periodo. Il carattere militare e austero ben si amalgama con raffinati particolari interni, frutto di abili maestranze che lavorarono a Verrès.
Ibleto, esponente di un ramo della casata Challant, decise di ricostruire completamente il castello, prima di proprietà della famiglia De Verretio, utilizzando una tipologia innovativa per il panorama dei castelli valdostani: un’iscrizione, scolpita nella pietra in caratteri gotici, ricorda i lavori del 1390 che fecero assumere all’edificio l’aspetto attuale, un monoblocco e non un’aggregazione di edifici protetti da una cinta muraria.
La vera padrona del castello fu Caterina di Challant, una delle figlie del Conte Francesco I, che morto senza eredi maschi volle lasciare il titolo di contessa alla figlia, nonostante la Legge Salica lo impedisse. Scoppiò una guerra interna alla famiglia e Caterina lottò per mantenere il titolo che venne poi assegnato ad un cugino. La vicenda viene ricordata tutti gli anni durante lo storico carnevale di Verrès: Caterina scende in paese e balla in piazza con i giovani del luogo.
Nel 1536 un altro esponente della casata, Renato di Challant, rinnova il castello adattandolo alle armi da fuoco in uso in quel periodo: costruì una cinta muraria con cannoniere, torrette per spingarde e dei cannoni, un’antiporta con il ponte levatoio e nuove feritoie.
Anche Renato nel 1565 morì senza eredi maschi e il castello passò nelle mani dei Savoia. Nel 1661 infatti il duca Carlo Emanuele II ordinò di trasferire tutti gli armamenti dal castello di Verrès al forte di Bard, dove decisero di concentrare la difesa della regione. Il castello venne quindi abbandonato, il tetto iniziò a crollare, poi venne demolito interamente, per evitare il pagamento delle tasse, lasciando l’edifico esposto alle intemperie.
Dobbiamo ringraziare un gruppo di artisti e intellettuali innamorati del Medioevo che nell’ottocento si interessarono ai monumenti e ai castelli valdostani: nel 1894 Alfredo D’Andrade lo acquistò e ne curò un primo restauro. È anche grazie a D’Andrade che Catherine de Challant tutti gli anni, a carnevale, può danzare di nuovo nelle sale del “suo” castello.
Galleria fotografica a cura di Simone Fortuna
Come arrivare al Castello di Verrès
Orari
Ingresso accompagnato
L’ultima visita viene effettuata 30 minuti prima della chiusura.
- Da aprile a settembre:
dalle 9.00 alle 19.00, dal martedì alla domenica – aperto lunedì 24 aprile 2023
aperto i lunedì di luglio e agosto - Da ottobre a marzo:
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, dal martedì alla domenica – aperto lunedì 30 ottobre 2023
Chiuso il 25 dicembre e 1° gennaio.
Gli orari sono soggetti a variazioni: si consiglia di verificarli contattando il numero telefonico riportato nella sezione “Contatti”.
Biglietti
Intero: € 6,00
Ridotto: € 4,00 (comitive di almeno 25 persone paganti, convenzioni specifiche)
Gratuito:
- bambini e ragazzi fino a 25 anni compiuti
- soggetti portatori di handicap in possesso della certificazione di cui alla legge 104/92 e loro accompagnatori
- insegnanti e accompagnatori di scolaresche, in proporzione di 1 ogni 10 alunni.
- possessori dell’Abbonamento Musei Piemonte e Lombardia.
Possibilità di acquistare abbonamenti per la visita di diversi siti direttamente presso la biglietteria del castello.
Regole di fruizione
- È consigliato l’acquisto dei biglietti on line sulla piattaforma MiDA ticket
- Divieto di introdurre zaini o borse ingombranti
- L’ingresso è consentito ad un massimo di 25 persone per turno di visita
- Animali: all’interno del monumento è permesso l’accesso di animali di piccola taglia unicamente se tenuti in braccio o inseriti in trasportino a mano.
Biglietti: prevendita a partire dall’ora di apertura del castello, in progressione, fino al completamento dei turni.
Accessibilità
Il sito non è accessibile a disabili in carrozzina e ai passeggini per il ripido sentiero in salita che conduce all’entrata del maniero e alle scale interne per la visita al piano superiore.
Foto e video
È possibile effettuare riprese fotografiche e video, ad uso privato e senza fini di lucro, con dispositivi privi di flash e stativo. Non è permesso l’utilizzo di aste per selfie. L’uso di scatti e riprese a scopo pubblicitario, di stampa o commerciale è consentito solo previa autorizzazione.
Contatti
Castello di Verrès
Località Château
VERRES
tel. 0125929067
e-mail: castellivalledaosta@regione.vda.it