Lo so, son di nuovo qua, a parlar di scuola e di didattica. Mi ero detta basta, Licia, parla di altro, ma come si fa? Ormai da mesi insegnanti, studenti e famiglie vivono in balia del vento che tira, ad ogni soffio di RT cambiano le carte in tavola, siamo tutti nauseati di questi giochini parlamentari sulle date della semi-apertura delle superiori (e in certe regioni anche delle medie) tanto agognata e promessa a dicembre, con un Governo che ‘dà i numeri’ (il 7! l’11! il 18! Il 25!) che viene il dubbio che in Parlamento, per definire la data dell’apertura, giochino alla morra!
Ormai lo abbiamo capito. Non possiamo più confidare sullo Stato o il Governo, perché le priorità sono solo quelle economiche, non hanno fatto nulla per migliorare i trasporti e l’organizzazione della scuola, tutto è come a fine ottobre, quindi perché dovrebbe andar a buon fine questa semi-apertura delle superiori?
La Didattica Digitale Integrata ce l’avremo ancora per un po’, ci saranno probabilmente altre chiusure ed altra DAD (forse anche nuovamente alle medie), il peggio, temo, debba ancora arrivare.
E allora bisogna cambiare registro! La ripresa dell’anno scolastico alle superiori, ieri ancora eternamente a distanza negli schermi, non ha segnalato sul territorio nazionale grandi novità. Sembra quasi che, comprensibilmente, in una certa parte del mondo scuola si stia vivendo come degli struzzi, testa nella sabbia, non guardiamo la pandemia in corso, e avanti di programma, verifiche, interrogazioni. Come se nulla fosse. E la Dad che non cambia, che non migliora.
E le emozioni le abbiamo messe in un cassetto.
Dobbiamo fare uno switch mentale, ora!
Qui nel mio blog provo a delineare come farlo, partendo dalla consapevolezza che tutto il sistema scuola deve mettersi in gioco. A partire, soprattutto, dai Proff!
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Siamo tutti in balia di un governo incapace, che cambia colore ad ogni infinitesima crescita o riduzione di RT. E la scuola rientra in questo gioco.
Gli insegnanti sono un danno? Non sono adatti a gestire questo momento?
E’ la sua visione da madre? da esperta?
O forse semplicemente dice ciò che fa audience?
Questa signora è la bandiera dei luoghi comuni e non lavora nella scuola, ma proprio non trovate un altro opinionista che sappia andare al di là degli slogan ideologicamente triti e ritriti?