Ricoverato all’ospedale di Ivrea da metà marzo, Costantino Soudaz, classe 1951, sembrava reagire bene alle cure che gli stavano somministrando. Lo aveva scritto lui stesso il 16 marzo sul suo profilo Facebook “Non ho più febbre. Cura per respirazione. Moralmente sto molto bene e sono ben supportato da tutto il personale di Ivrea”. Poi nei giorni scorsi si è riaggravato, è entrato rianimazione e si è spento ieri pomeriggio, sabato 28 marzo, per complicazioni polmonari.
Costantino, chiamato da tutti “Tino”, era molto conosciuto e stimato in bassa Valle. Originario di Perloz, ha vissuto a Pont-Saint-Martin per trasferirsi a Mercenasco quando si è sposato.
Ingegnere elettronico, ha lavorato inizialmente all’Enel di Torino, poi a lungo all’estero, India, Scandinavia, Tokyo, Francia dove ha vissuto per anni. Con la grande crisi economica ha perso il suo lavoro dirigenziale e si è reinventato iniziando ad insegnare materie tecniche all’Isitip di Verrès e poi a Pont-Saint-Martin. Nel mondo della scuola colleghi e dirigenti lo ricordano come un grande innovatore nel campo informatico, promotore di progetti e proposte didattiche nuove, pioniere della didattica a distanza su cui ha sensibilizzato numerosi insegnanti.
Molto attivo anche in politica e nel sociale: è stato assessore ai lavori pubblici a Pont-Saint-Martin e consigliere comunale a Pontboset. Nel 2013 si era candidato alle regionali con la lista del Galletto. Componente del Direttivo della Commanderie della Valle d’Aosta dell’Ordire International della Valle d’Aosta, era impegnato anche nell’Anpi Mont-Rose e rappresentante della Società Operaia di mutuo soccorso.
Costantino Soudaz lascia la moglie Luisa, il figlio Alessandro e una nipotina di due anni, Violante, di cui era nonno orgoglioso e innamorato.