E’ morto l’ex dirigente della pallavolo ed ex professore del Classico Roberto Arbaney

Il ricordo dell'ex alunno, ex giocatore e amico di famiglia Stefano Santoro. I funerali di Arbaney saranno celebrati sabato 20 luglio alle ore 10 nella chiesa di Sant'Anselmo al Quartiere Dora
ArbaneyRoberto
En souvenir

“Un maestro di vita”. Così l’ex alunno, ex giocatore e amico di famiglia, Stefano Santoro ricorda l’ex dirigente dell’Olimpia Aosta e per 40 anni professore di latino e greco al Liceo Classico di Aosta Roberto Arbaney. L’uomo, malato di cancro, è morto ieri all’età di 69 anni.

“Quando penso a Roberto penso a una persona che guardava le montagne, perché aveva quello sguardo che guardava oltre, sia nella pallavolo, che nella scuola. Riusciva ad abbinare la sua sfera di grande pensatore all’essere assolutamente pragmatico. Era una persona stimolante, profondissima, ma allo stesso tempo non era complicata, riusciva a trasmetterti il suo pensiero in maniera limpida”.

Una vita trascorsa fra i banchi di scuola e nel mondo della pallavolo valdostana. “Teneva tantissimo alla storia dell’Olimpia, per la quale ha fatto tanto. Non ha però mai voluto essere un accentratore, anzi dava tanto spazio ai giovani”. Michel Grumolato, ex giocatore e allenatore delle giovanili lo ricorda come “il primo ad entrare in palestra e l’ultimo ad uscirne. In un periodo in cui la pallavolo maschile ha fatto fatica, lui l’ha traghettata dai momenti peggiori ai migliori, sempre rimanendo nell’ombra. E’ sempre stato un signore, anche quando c’erano scelte difficili da fare. Aveva un grande carisma e un grande savoir faire”.

Da sinistra Nicola Alessi e Roberto Arbaney
Da sinistra Nicola Alessi e Roberto Arbaney

Come professore, Santoro parla di lui come “una persona illuminata. Attraverso il gioco, la simpatia e il rigore è riuscito ad insegnarci materie difficili con passione, stimolando ognuno di noi a comprendere gli insegnamenti e a diventare dei pensatori. Ci ha insegnato a essere delle persone curiose”.

A ricordare il professore Arbaney è anche Dino Viérin, suo preside al Liceo Classico: “Nei tre anni scolastici di permanenza in via dei Cappuccini, ho avuto modo di apprezzarne le doti e di verificare, di persona, che quanto di positivo si diceva di Lui non solo corrispondeva alla realtà, ma si arricchiva della conoscenza diretta e della considerazione della persona e del docente. Un docente irreprensibile, serio e rigoroso, ma sempre attento alla dimensione personale dell’insegnamento ed aperto alle nuove realtà dei processi educativi.  Un professore stimato ed apprezzato – in primis dai suoi studenti – che onorava e valorizzava la sua professione, dando un valore ed un significato profondo alla Sua funzione di educatore. Posso affermare, prendendo a prestito un termine di una realtà che amava e praticava, che è stato per me una guida preziosa. Una guida che mi ha accompagnato lungo tutto il mio percorso”.

Il ricordo di Stefano Santoro va poi al padre di famiglia. “Ha cresciuto due figli meravigliosi, era un papà vecchio stile, presente, accudente, severo ma giusto. “Roberto è stato capace come poche persone al mondo di plasmarci talmente tanto, che il suo esempio i suoi insegnamenti rimarranno sempre con noi, sotto tutti i punti di vista. Mancherà tantissimo perché avrebbe potuto ancora darci tanto. Ad maiora“.

Un ricordo di Arbaney alpinista arriva invece da Danilo Chatrian: “Roberto era un appassionato di montagna e un ottimo alpinista. Ci siamo conosciuti ai tempi del liceo e abbiamo iniziato l’attività alpinistica vera e propria frequentando a metà degli anni ’70 i corsi della scuola di alpinismo del CAI di Aosta ‘Albert Deffeyes’ diretta da Fausto Lorenzi. A quell’epoca, oltre a qualche bella e prestigiosa salita, come la via Bonatti al Grand Capucin, ci siamo avventurati su itinerari che sapevano di storia, ricordo che sulla nord del monte Emilius un blocco si è staccato dalla parete e  ci ha tranciato di netto la corda a tre quarti, obbligandoci a finire la salita con lunghezze ridotte”.

“Anche recentemente aveva festeggiato il sessantesimo compleanno salendo la cresta sud dell’Aiguille Noire de Peteurey con la giuda Andrea Plat – aggiunge Chatrian – e nel 2016 abbiamo salito insieme la via Gobbi al Pic Gamba, sulla stessa cresta di Peteurey, dove ho ritrovato in lui lo stesso entusiasmo, la stessa energia e la stessa passione che ricordavo dai nostri vent’anni”.

Roberto Arbaney lascia la moglie Cinzia Cavaliere, i figli Michel e Nicole e i nipoti Samuele, Matteo e Leonardo. I funerali saranno celebrati domani, sabato 20 luglio alle ore 10 nella chiesa di Sant’Anselmo al Quartiere Dora. Sempre qui terrà questa sera alle ore 19.15 sarà celebrata la veglia funebre.

Il cordoglio degli ex colleghi

La Dirigente, i docenti, il personale non docente, gli allievi e gli ex allievi del Licam – si legge in una nota – “si stringono, commossi, a Cinzia, a Michel, a Nicole e a Mauro, dando con riconoscenza e affetto l’ultimo saluto al carissimo Roberto Arbaney, per tanti anni Professore di italiano, latino, greco, storia e geografia al Liceo classico di Aosta. Il suo insegnamento di passione, rettitudine e profondo amore per la scuola resteranno sempre un esempio per noi tutti.  Consideriamo un privilegio avere potuto camminare con lui.

4 risposte

  1. Sei stato una guida e uno stimolo enorme, Roberto. Legati assieme in montagna, lo rimango ancora al tuo esempio.

  2. Roberto, un ricordo al nostro miglior tempo trascorso come compagni di liceo .
    Tu il più bravo di tutti .

  3. Grazie Prof, è stato un onore averti come professore al Liceo. Ti ricorderemo sempre con affetto e stima. Un abbraccio, ovunque tu sia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte