Valtournenche piange Camillo Barmasse

Classe 1928, padre di Valeria, Nilda e del noto scultore Giangiuseppe, nonno di cinque nipoti e bisnonno di tre pronipoti, Barmasse ha trascorso l’intera vita nel villaggio di Fontanaz.
Camillo Barmasse
En souvenir

È morto oggi, mercoledì 29 aprile, Camillo Barmasse. A renderlo noto è l’Amministrazione comunale di Valtournenche.

Classe 1928, padre di Valeria, Nilda e Giangiuseppe, nonno di cinque nipoti e bisnonno di tre pronipoti, Barmasse ha trascorso l’intera vita nel villaggio di Fontanaz, anche dopo la morte della moglie Angela, nel 2009.

Nato in una famiglia rurale, da giovane ha svolto il ruolo di allevatore, che ha poi mantenuto per tutta la vita, affiancando la moglie.

Tuttavia, per sé, aveva scelto il lavoro di muratore specializzato in murature in pietra, anche a secco. Da ragazzo, aveva frequentato un corso di scultura su legno con Agostino Maquignaz ed è stato lui ad aiutare il figlio Giangiuseppe – uno dei protagonisti storici della Fiera di Sant’Orso – a sviluppare la passione per la scultura, della quale ha fatto un mestiere che gli ha dato tante soddisfazioni.

Il Comune di Valtournenche ha deciso di dedicargli queste parole e, non essendovi la possibilità di celebrare il suo rito funebre, invita tutti a rivolgergli un pensiero di saluto.

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