Un fiume di messaggi di commozione e sgomento accompagnano in queste ore la notizia della prematura scomparsa di Victor Vicquéry per un incidente in bicicletta sulla strada del Col di Joux.
La comunità di Gressoney-La-Trinité dove il 45enne è cresciuto è sotto shock, così come il mondo della scuola e del turismo.
I ricordi e la stima per questo giovane professore di sala dell’Ecole Hôtelière di Châtillon, nonché sommelier dell’AIS, sono unanimi e trasversali. Colleghi, alunni, amici, compaesani, semplici conoscenti descrivono Victor, come una persona disponibile, piena di vita, un insegnante attento, solare, appassionato che ha guidato e spronato decine di allievi negli oltre 12 anni di lavoro alla Fondazione turistica.
E proprio dalla Fondazione Turistica arrivano parole commosse e piene di gratitudine. “Il professore che ogni scuola vorrebbe avere, entusiasta di tutto, sempre disponibile e soprattutto totalmente dedicato agli alunni. Ancora lunedì scorso aveva partecipato attivamente allo stand della scuola durante la fiera di Sant’Orso preparando con un’alunna uno speciale drink da offrire ai visitatori. Lui era così, affidabile, competente e sempre pronto ad aiutare tutti” sottolinea Jeannette Bondaz, Presidente della Fondazione per la formazione professionale turistica di Châtillon a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione, dei direttori e dei coordinatori.
“Andava oltre il suo ruolo di insegnante, sapeva mettere tutto se stesso in quella che per lui era diventata quasi una missione: la formazione di professionisti, che fossero anche donne e uomini del mondo, donne e uomini che fossero prima di tutto “persone”. Quando ci raccontava di ciò che succedeva a scuola aveva sempre gli occhi che brillavano di una luce particolare, di quelle che se ne vedono poche. Si emozionava e ci faceva emozionare nell’elencare le piccole e le grandi gioie del suo lavoro: dai risultati dei suoi cari alunni , alla riuscita degli eventi” continua la Bondaz.
Tra le doti più apprezzate dai suoi alunni la creatività, le idee e i progetti innovativi per valorizzare al meglio chi voleva intraprendere un lavoro nel settore della ristorazione. “Per me e per tanti senza dubbio il miglior professore: è Victor ad avermi aiutato a trovare il lavoro che sto facendo ora a Barcellona e che sinceramente mi ha cambiato la vita” racconta Gabriele Armani, giovane barman impiegato in un famoso locale della città catalana. “Oltre che un professore molto disponibile a valorizzare gli alunni che ora stanno facendo una bella carriera, era un amico, tra un mese sarebbe dovuto venire qui a Barcellona” aggiunge commosso.
“Un collega con cui ci si condivideva la stessa passione, credo che la scuola non fosse per lui un lavoro ma la sua seconda casa.
In questi anni abbiamo realizzato tantissime cose e progetti senza mai perdere quella voglia di fare. Sempre pronto a qualsiasi avventura scolastica e al di fuori di essa, con grinta e professionalità.Doveva essere con me stasera a Courmayeur dietro un bancone del bar a divertirci. Ma il destino ha voluto altro” sottolinea il professore e collega Alessandro Zito.
Victor Vicquéry era anche uno sportivo appassionato, che sfruttava il tempo libero per attività in di bici e gite in sci alpinismo.
“Apprendo con sgomento della morte del giovane professore della Fondazione Turistica, gioviale, pieno di energia e di iniziative per i giovani. Un lutto per tutto il mondo della scuola” ha scritto su twitter l’Assessore all’Istruzione Luciano Caveri.
Victor lascia la mamma Franca Morandi.
Una risposta
Magari avere più senso dell’opportuno nella scelta della fotografia…
Evidentemente chi ha scelto la foto ne è scarsamente dotato o addirittura ne è privo/a.