Ad un passo dal podio della 24 Ore di Le Mans anche un “pezzo” di Valle d’Aosta

Nel febbraio 2020, il magnate americano James Glickenhaus individuò il partner tecnico per il programma Le Mans nella Podium Advanced Technologies, con sede in Valle d’Aosta, a Pont-Saint-Martin. Le due auto, alla mitica gara al Circuit de la Sarthe si sono classificate quarta e quinta assolute.
Una delle due le Glickenhaus SCG 007 LMH - Foto Twitter - 24 Hours of Le Mans
Gioie e Motori

La 24 Ore di Le Mans, la gara più importante della categoria Endurance e parte da sempre della Triple Crown, il trofeo virtuale riservato a chi in carriera riesce ad aggiudicarsela insieme al Gran Premio di Monaco e alla 500 Miglia in Indianapolis – unico nella storia, per ora, il grande Graham Hill – ha sancito sotto la bandiera a scacchi la doppietta Toyota, con la vittoria della numero 7 di Conway-Kobayashi-Lopez, davanti alla numero 8 di Hartley-Nakajima-Buemi.

Quarta e quinta assolute, le Glickenhaus SCG 007 LMH numero 708 dell’equipaggio Derani-Mailleux-Pla, e numero 709 di Briscoe-Westbrook-Dumas. La Scuderia Cameron Glickenhaus è nata sotto l’impulso dell’omonimo uomo d’affari statunitense James Glickenhaus, presente ai box con l’impeccabile cappello da cow-boy, armato di una passione sfrenata per il Motorsport e con una visione precisa: mettere in pista una macchina in grado di rivaleggiare con Toyota e Alpine, nella categoria regina del Mondiale Endurance, la “Hypercar”.

Missione compiuta. Glickenhaus aveva raccolto la sfida, quando ACO (l’organizzatore di Le Mans) e la Federazione Internazionale dell’Automobile decisero per un nuovo regolamento che andasse a disciplinare il WEC e la 24 Ore, sostituendo la categoria LMP1 con la Hypercar. E nel febbraio 2020, il magnate americano individuò il partner tecnico per il programma Le Mans nella Podium Advanced Technologies, con sede in Valle d’Aosta, a Pont-Saint-Martin, azienda leader per innovazione ed eccellenza nel partire da un foglio bianco per concepire, configurare, ingegnerizzare, costruire e testare una macchina da corsa.

La collaborazione tra Glickenhaus e Podium iniziò, in realtà, già dal 2015 al 2019 con il progetto della SCG 003C, elaborato specificatamente per la 24 Ore del Nurburgring, altro mito delle gare di durata. Un quadriennio suggellato dalla pole position assoluta alla 24 Ore ADAC del 2017. L’auto giunta quarta e quinta ieri, la SCG 007, ha visto una gestazione biennale, segno della complessità della sfida – dato il nuovo regolamento cui si accennava – e della maniacale attenzione alla qualità. Già alla 6 Ore di Monza del luglio scorso, l’equipaggio Westbrook-Mailleux-Dumas si era affacciato in testa alla gara per un paio di giri. Una prova generale in vista di Le Mans, dove il terzo posto è sfuggito per soli 2’34”103, dopo 24 Ore.

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