Quando, nell’ormai lontano 1972, Renault lanciò sul mercato la “5”, era animata da un intento preciso. Doveva essere un’utilitaria, ma innovativa, per venire incontro ad un pubblico che stava mutando, quanto a gusti e possibilità economiche.
Il compianto Michel Boué, giovanissimo designer, era riuscito nell’impresa, compendiando le caratteristiche proprie delle city car, economia di esercizio, praticità, con elementi di caratura superiore, quali una certa brillantezza nelle prestazioni, un discreto livello di comfort e un look sicuramente accattivante.
Fu un successo, nove milioni di unità vendute, fino al 1984, suggellato anche da risultati di tutto rispetto nel mondo delle corse, con il must del Rally di Monte-Carlo vinto da Ragnotti – Andrié nel 1981, con la “5” Turbo.
Renault ripropone ora la “5”, declinata secondo le aspettative e le regole del terzo millennio, piuttosto fedelmente derivata dal concept di tre anni fa. È una full electric, scelta dettata da una filosofia, quella della transizione ecologica, ampiamente sposata.
Ma iniziamo dal design. Le linee ricordano, nell’impostazione generale, la “5” antenata. Quello è il format, ovviamente attualizzato e personalizzato. Infatti, appare un po’ geometrica, la nuova nata, come ispirata ad un tocco – anzi, più di un tocco – di vintage: in contrasto con le concavità e gli spigoli che spesso contraddistinguono molte vetture, la nuova “5” affida la sua faccia sportiveggiante, ad esempio, ai passaruota imponenti e ai cerchi da 18”, di serie.
Rispetto alla “5” del secolo scorso, la full electric presenta dimensioni implementate. La lunghezza passa da 3.52 metri a 3.92 (ben quaranta centimetri in più) e la larghezza da 1.53 metri a 1.77 (ventiquattro centimetri in più): è cambiato, d’altra parte, lo stesso concetto di utilitaria, come sappiamo e verifichiamo quotidianamente.
Gli interni sono d’impatto, con l’uso di denim riciclato e i sedili a “H” sono un omaggio espresso alla “Maxi Turbo”. Due display di strumentazione sovrintendono a comandi e infotainment, con l’esordio di “Reno”, un avatar da ChatGPT, programmato per rispondere a oltre duecento domande del conducente sul funzionamento di una vettura elettrica, nonché per fornire, addirittura, consigli sulla guida.
La nuova “5” adotta sospensioni anteriori McPherson e un multilink al posteriore, soluzioni di qualità. Capitolo propulsori. Sono tre, con potenza da 95, 120 e 150 cavalli. Le prime due alimentate da batteria da 40 kWh per un’autonomia dichiarata di 300 chilometri.
La versione da 150 cavalli, la prima ad apparire sul mercato ad inizio autunno, assicura un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in meno di otto secondi, con batteria da 52 kWh e autonomia di 400 chilometri. Il prezzo di ingresso per le motorizzazioni di base dovrebbe aggirarsi intorno a euro 25.000.