Il nuovo secolo si è aperto nel segno dell’incertezza, economica e soprattutto geopolitica. Chi immaginava una stabilità riconquistata dopo un temporaneo scossone aveva peccato di ottimismo. In questi anni venti, se possibile, la confusione si è ulteriormente e gravemente accentuata, minando alla base anche il minimo squarcio di luce e i dazi sono soltanto l’ultima incognita in un mercato molto critico.
In un contesto di questo genere, vogliamo leggere – ma è una nostra personale interpretazione – la riproposizione di vecchi modelli, beninteso secondo canoni moderni, come un aggancio a tempi gloriosi, “Trente Glorieuses”, così come furono definiti da Jean Fourastié. Una sorta di coperta di Linus, alla quale i consumatori ancorano certezze che, ahinoi, riguardano il passato. Ci piace leggere in questa chiave una macchina come la nuova Renault 4, che la Casa lancia oggi con dovizia di pubblicità.
La Renault 4 aïnée nasce nel 1961 e il notevole successo incontrato – oltre otto milioni di esemplari prodotti – l’accompagna fino al 1992. Le caratteristiche? Utilitaria con quel pizzico di originale, pratica, robusta e versatile anche nel trasporto di merci.
Renault ora la ripresenta e, per dare una sterzata di innovazione, la dota di propulsione elettrica. Due le opzioni. La prima, con potenza pari a 120 cavalli, alimentata da una batteria da 40 kWh con un’autonomia dichiarata di 308 chilometri. La seconda vanta 150 cavalli spinti da una batteria da 52 kWh con autonomia di 409 chilometri. Interessante in tema di recupero di energia cinetica la modalità di frenata “One Pedal”, gestibile dai paddle al volante. La meccanica si segnala, tra gli altri, per le sospensioni McPherson all’anteriore, che generano un assetto stabile.
Ma veniamo al look. Che ricorda esplicitamente la vecchia “4”, opportunamente vitaminizzata: la lunghezza passa da 3.92 a 4.14 metri, la larghezza, che ormai tutti i marchi implementano, da 1.48 ad addirittura 1.81 metri. Anche l’altezza guadagna qualche centimetro, attestandosi a 18.1 centimetri. Il bagagliaio ha una capacità di 420 litri, ma soprattutto una comodità di accesso notevole, data dal record dei soli 60.7 centimetri di altezza della soglia di carico.
Le linee appaiono piuttosto fedeli e ricche di citazioni, smussate, con la calandra – che si illumina – dai proiettori a LED e i fanali posteriori verticali e stretti. All’interno, comfort per cinque occupanti e abbattimento 40/60 dei sedili posteriori che, insieme a quello dello schienale anteriore lato passeggero, consente di ospitare oggetti di lunghezza fino a 2.20 metri. Due i display di servizio, da 10”1 e da 10” rispettivamente.
Cosa intende rappresentare oggi Renault “4”? Il motto della Casa è “Liberté 4 Ever”. Una city car che però a nostro avviso nutre ambizioni da piccolo SUV. Ma, soprattutto, la conferma di un eclettismo di fondo, con occhio alla famiglia, alla praticità, alla comodità. E un che di simpatia. Prezzi da euro 29.900.