La giornata delle Forze Armate va vissuta in modo più partecipativo

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Wilma Zanelli, bisnipote del Carabiniere Giovanni Battista Bonin, Medaglia d’oro al Valore, e nipote di Lina Ronchi, cittadina onoraria di Challand-Saint-Anselme.
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I lettori di Aostasera

Egregi,

domenica 3 novembre è stata la giornata delle Forze Armate, che la società civile (ragazzi, studenti, insegnanti), dovrebbe vivere in modo più partecipativo, sia per gli spunti di riflessione civica e storica, per i valori e gl’ideali che rappresenta, – valori che non devono essere dimenticati, ma tramandati di generazione e generazione – sia per la riconoscenza nei confronti di quei giovani soldati, ricordati ogni anno, morti per un ideale di libertà.

Erano figli, genitori, fratelli (come il mio bisnonno di cui vado fiera), che si sono sacrificati per l’Italia libera dall’oppressore. Ebbene, in questo contesto prezioso, il paese di Challand-Saint-Anselme (che porto sempre nel cuore), ci ha regalato una giornata dalla duplice, memorabile finalità. Oltre al ricordo dei Caduti di tutte le guerre ed alla relativa cerimonia, prima in Chiesa e poi davanti al Monumento, abbiamo assistito alla cerimonia di titolazione della piazza limitrofa alla chiesa, quella che accoglie il monumento ai Caduti di tutte le Guerre, che si chiamerà Place Jean Joseph Bonin.

Si tratta del Cav. Giovanni Bonin, classe 1917, deceduto nel 2011, persona poliedrica, arguta, piena di grande umanità, simpatica, risoluta e volitiva. Una persona che ho sempre ritenuto fosse “tutta d’un pezzo”, un amministratore irreprensibile, integro, inalterabile che con le sue capacità avrebbe potuto fare altri percorsi, anche politici. Del Cavaliere, del suo impegno sociale e politico, della sua disponibilità si è raccontato molto. Sono in tanti ad averlo conosciuto e rispettato per il suo operato ed io nelle mie lunghe e ricorrenti trasferte in Vallée, prima e poi nel mio periodo vissuto in Valle d’Aosta, ho sentito spesso tanti aneddoti a lui legati.

Giovanni Bonin è stato sindaco di Challand-Saint-Anselme dal 1970 al 1990 e poi ancora dal 1995 al 2000, presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci per la Valle d’Aosta, oltre ad essere stato parte attiva nel direttivo dell’Associazione del gioco dello Tsan e dirigente dell’Aosta Calcio e della Libertas d’Aosta, questo è noto, ma io, come tanti altri, abbiamo emblematici aneddoti da raccontare sul Cavaliere. Io stessa, bisnipote di un Appuntato dei Carabinieri, Giovanni Battista Bonin, challandin, medaglia d’oro alla Memoria, sono grata al Cavaliere per aver regalato alla mia famiglia momenti di grande commozione.

Quasi una trentina d’anni fa, ci aiutò a ricostruire gli ultimi tasselli di vita del trisnonno, deceduto ad Addis Abeba nel 1936, onorando, nel 1998, la mia cara nonna Lina con la Cittadinanza Onoraria e successivamente conferendo anche a me un’onorificenza di Benemerenza e la medaglia d’oro per la mia ricerca raccolta poi in un romanzo. Momenti impagabili che non dimenticheremo mai, come i suoi racconti legati al mio bisnonno, che ha conosciuto. Come il suo abbraccio appena incontrati, mai conosciuti, e il suo accompagnarci nei luoghi che appartennero al bisnonno ed al cimitero, dove riposava ancora un’ avo della famiglia.

E quella presenza che sapeva regalare, insieme alla Grolla “a chi si vuole bene”. Sono grata del suo aiuto nel farci ritrovare le radici, la parentela perduta, creando un commovente rendez-vous. E poi quella data sul calendario: 4 novembre. Appuntamento annuale a cui non avremmo mai potuto rinunciare e che oggi è sempre più importante, visto il coinvolgimento diretto di mio figlio, bloccato in Ucraina, durante l’invasione russa. Il 3 novembre 2024 Challand Saint Anselme ha dato vita ad un evento contrassegnato da un’eccezionalità e tutti coloro che sono stati parte attiva di questa cerimonia, meritano un plauso: il sindaco Piero Dufour, Luciana Brunello, l’ A.N.C.R Vda, le autorità Regionali ecc… , la banda musicale, la Cantoria che accompagnò la S. Messa. I valdostani tutti possono esser fieri dell’esistenza di una piazza dedicata ad un challandin.

Non è così frequente, trovare il nome d’ una persona conosciuta, in una via, una piazza, un monumento. Un nome che racconta una storia, che diventa una nostra eredità culturale. E’ una bella emozione sapere che il nome di quella persona, molte volte pronunciato, sarà ripetuto, sino alla fine dei giorni. Alzi la mano chi può vantare questo tipo di “compiacimento”. Da oggi, però, in Valle d’Aosta, molti potranno farlo.

Save the date: 3 novembre 2024. Giornata storica, il cui ricordo è destinato a durare nel tempo, insieme al nome del Cavaliere. Qualcosa di speciale è accaduto di nuovo in quella valle che sprigiona una strana magia, forse legata al Genius Loci. Un luogo che, ai miei occhi, è ammaliante, un po’ incantato e miracoloso. E non parlo del foliage autunnale. Grazie Cavalier Bonin. Rinnovo il mio affetto e la mia stima.

Wilma Zanelli

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