“Mio marito salvato dall’intervento dei medici in Pronto Soccorso”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una donna che racconta l'esperienza del marito presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale.
I lettori di Aostasera

Anche io vorrei scrivere qualcosa sull’ospedale, anche se sono in controtendenza. Giovedì 6 febbraio alle ore 19 ho accompagnato mio marito in Pronto Soccorso, c’era il delirio, un medico e due infermiere “ distrutti”, ma comunque gentili e disponibili.

Mio marito, vista la situazione, è stato preso in carico immediatamente. Dopo una prima e attenta valutazione, il medico ha chiesto un consulto. In pochi minuti, mio marito, era circondato da un gruppo di medici straordinari. Lo hanno portato velocemente in sala operatoria e gli hanno ricostruito una coronaria con 4 stent. Dopo due giorni nuovo intervento con l’inserimento di altri 6 stent .
E’ stato 4 giorni in U.T.I.C. Che dire? Ansia, paura, ma la sensazione forte di essere in ottime mani. E stato così, medici tanti e sempre presenti, personale paramedico, inservienti, tutti capaci veramente. Un reparto di eccellenza!
Un ringraziamento particolare ai dottori Zaccaro e Bernardi: se non ci fossero stati loro, mio marito non sarebbe qui. Grazie, grazie davvero!

Manuela e Attilio Acerbi
P.S. L’unico neo, che riguarda tutto l’ospedale, è il cibo: IMMANGIABILE.

6 risposte

  1. Mio marito è stato portato in elisoccorso all’ospedale Parini di Aosta lo scorso 29 luglio. Non sto a soffermarmi sui dettagli clinici…posso solo dire che ho incontrato una realtà che manco con la più fervida immaginazione avrei potuto pensare di trovare. Efficienti, veloci, gentili e soprattutto competenti. Se fosse successo nella mia città avremmo stazionato almeno 3 giorni in PS. Lì ci hanno fatto passare nel giro di due minuti e dopo aver effettuato visite, esami clinici e strumentali, alle sette di sera eravamo a casa, con la raccomandazione di tornare il giorno successivo per il controllo. Anche in questo caso attesa pari a zero. Chi si lamenta di questo ospedale dovrebbe approcciarsi una volta nella vita con ospedali davvero inefficienti…sono certa che si ricrederà. Saluti! Nadia Demicheli

  2. che bello leggere qualcosa di positivo ! la sanità merita fiducia e sopratutto stipendi maggiori ed adeguati alle competenze !

  3. Capisco il trasporto emotivo della situazione, ci sono passato anche io dall’UTIC per diversi giorni e so bene cosa si prova ad avere qualcuno di molto caro che marcia in equilibrio tra la vita e la morte. Sono fortemente convinto che tutte le professioni sanitarie siano da premiare in maniera solida con stipendi adeguati e giuste progressioni e gratifiche professionali, ma qui stiamo incensando un medico per non aver fatto altro che il suo lavoro, non è un po’ eccessivo? è come applaudire il pilota dell’aereo dopo l’atterraggio… Ora, chi ha scritto non è di certo biasimabile, di certo mosso da buone intenzioni e scosso dallo scampato pericolo, ma chi ha pubblicato? Quale scelta editoriale porta a dare spazio ad una lettera di questo tipo?

    1. Premesso che a questa domanda dovrebbe rispondere l’editore, si potrebbe ipotizzare che si sia scelto di dare visibilità ad un lettore che ci ricorda che in sanità, e direi specie nel trattamento delle patologie acute, le cose funzionano.
      Fa tanto clamore quando ci sono casi di malasanità, con ampio risalto mediatico, ma non altrettanto la straordinaria normalità con cui si intercetta e tratta in modo tempestivo un paziente altrimenti destinato ad una brutta fine.

  4. Finalmente qualcuno che parla in positivo del nostro ospedale Parini!!nn solo sempre critiche negative!Questa testimonianza mi fa molto piacere

  5. Dottor Zaccaro è il mio cardiologo. Bravissimo medico, alla mia prima visita mi ha messo a mio agio, spiegato tutto molto chiaro. Approfitto x dare la mia recensione e ringraziare.

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