Lo promuove la Fondazione comunitaria della Valle d'Aosta in occasione della millenaria. L'opera è una scultura che rappresenta la generosità dell'antica figura del rabeilleur.
Impressioni ondivaghe, quelle degli artisti, che dipendono da troppi fattori: dalla zona di Aosta in cui sono posizionati, dagli oggetti che producono. Fattori che, a macchia di leopardo, hanno influito anche sui ricavi e sulle vendite.
Tradizione nella tradizione, la notte tra i due giorni di Fiera ha visto Aosta popolarsi di suoni, colori, balli, canti e l'immancabile festa nella cantine dal sapore speziato di vin brûlé.
Il premio nozze d'oro per gli artigiani che hanno preso parte almeno a 50 anni di Millenaria è andato a Lorenzo Distort, Leandro Favre, Vittorio Cuignon, Franco Armand, Patrizio Berthet, Ruggero-Roger Brunodet e Franco Marino Pellissier.
Nel reportage di Christian Diemoz, le interviste ai principali protagonisti dell'artigianato valdostano, in occasione della "Foire" 2018, tra le opere esposte quest'anno e i segreti delle loro tecniche.
Preso d'assalto dai turisti, la struttura di piazza Plouves - tutta da scoprire - regala lo spirito gastronomico della regione, dai salumi ai formaggi, fino ai dolci, la frutta, i vini e le grappe.
Tra i 1184 artigiani della “Millenaria”, anche quest’anno, sono Amato Brunodet e Alexis Lucianaz, rispettivamente, gli artigiani più anziano e più giovane.
Sarà Les Alpes en musique, lo spettacolo di musica tradizionale curato dai Trouveur Valdotèn a far calare il sipario domani, mercoledì 31 gennaio, sulla 1018a edizione della millenaria Fiera di Sant’Orso.