La cavalcata solitaria si è conclusa trionfalmente, nonostante il grandissimo brivido finale con la rimonta del canadese Galen Reynolds. Franco Collé è andato a riprendersi quello che l’anno scorso gli sfuggì a poche ore dal traguardo, quando tutti ormai aspettavano solo la sua vittoria. Nella testa dell’atleta del Team Hoka One One saranno sicuramente tornati gli spettri del crollo a Saint-Rhémy-en-Bosses dell’anno scorso, ma nonostante tutto Collé è riuscito a compiere l’impresa di vincere il nono Tor des Géants, primo uomo a concedere il bis nell’endurance trail più duro del mondo. La vittoria di oggi, infatti, si aggiunge al trionfo del 2014, quando Collé completò la gara in 71h49’10” davanti a Nick Hollon e Christophe Le Saux con Antoine Guillon.
Collé, assistito lungo il percorso dalla sorella Sonia, è arrivato a Courmayeur poco dopo le 14, dopo 74 ore 3 minuti e 29 secondi massacranti di corsa per portare a termine i 330 km del Tor. Tanta, tantissima la gente che aspettava festante l’enfant du pays, col fiato sospeso fino alla fine. Un finale veramente thrilling con il valdostano che, dopo aver riposato circa due ore proprio a Bosses, ha fatto parecchia fatica a ripartire ed ha visto il suo vantaggio sul canadese Galen Reynolds assottigliarsi sempre di più da quasi cinque ore fino ad appena 45 minuti al rilevamento cronometrico del rifugio Frassati. Al Malatrà, però, il gressonaro ha avuto anche lo spirito di mettersi in posa per una foto sul colle con lo sfondo del Monte Bianco.
Quest’anno il tempo di Collé è lontano da quello da record di Javi Dominguez Leto (67h52’15”), che era uno dei suoi obiettivi ad inizio gara: hanno influito il gran caldo che ha accompagnato – quasi incredibilmente – fin qui il Tor, oltre ad una fatica resa appunto evidente dal netto calo nel finale.
Alle spalle di Collé e Reynolds c’è, attualmente, Peter Kienzl. Tra le donne sempre in vantaggio la basca Silvia Trigueros Garrote, attesa a Courmayeur nella nottata o tarda mattinata di giovedì.