A dirlo è Morena Danna, coordinatrice di Confagricoltura VdA: "Le nostre imprese agricole di allevamento sono costrette a scegliere se indebitarsi ulteriormente oppure vendere parte degli animali, perché costa troppo mantenerli in stalla”.
Nonostante la malattia non sia trasmissibile all'uomo e “che le carni suine commercio sono sicure per i consumatori” – aggiunge Confagricoltura – “in Valle d’Aosta gli allevamenti di suini sono prevalentemente a carattere familiare e di ridotte dimensioni e per questo è ancor più necessario vigilare”.