Sulla crisi politica AV e VdA Unie-Mouv spiegano come la soluzione "non può limitarsi all’elaborazione di una nuova legge elettorale, che sappiamo costituire uno strumento valido ma pur sempre imperfetto, se non vi è al contempo una forte assunzione di responsabilità da parte di tutti."
Nove anni di Consiglio regionale sempre (o quasi) con maggioranze risicate, a 18. Ora si riparte da qui, da un “Lavévaz bis” alle porte che ricomincia dallo stesso scarto minimo tra consiglieri che, negli anni, ha visto cadere ogni tentativo di governo duraturo. E il primo banco di prova sarà il nuovo assessore con il voto segreto dell'aula.
In un rapido "vis-à-vis" l'Union ha comunicato agli alleati di governo la sua posizione: Testolin è ufficialmente in corsa per la presidenza della Regione. Dalla riunione emerge anche un dato politico: il "perimetro" della maggioranza rimane l'attuale, a 18 consiglieri. Il grande assente dell'incontro è stato Erik Lavévaz.
Oggi, i movimenti si sono incontrati. Anche se un nuovo “faccia a faccia” dovrebbe essere in agenda già domani. Gli alleati chiedono chiarezza all'Uv, alle prese con un Comité ed un gruppo consiliare spaccati al proprio interno. Incontro che, comunque, difficilmente sarà risolutivo.
Dopo l'incontro di maggioranza di oggi, il presidente della Regione è possibilista su una chiusura per la prossima settimana. Cresce l'ipotesi di andare verso una ridistribuzione delle deleghe, mentre si allontana un possibile ottavo assessorato.
Fallito il tentativo di nominare Claudio Restano all'Assessorato, vacante, all'Ambiente, si profila un rimpasto, con la richiesta di dar vita ad un ottavo assessorato.