L’associazione Les amis du cœur du Val d’Aoste ha donato alla Cardiologia un ecografo portatile con carrello e un ecografo palmare. “L’acquisto è stato possibile grazie alla generosa donazione di una cittadina valdostana che ci ha investiti di questo impegno”, ha spiegato il presidente Giuseppe Ciancamerla.
L'incontro, venerdì scorso, è avvenuto con le liste Centrodestra unito, Valle d’Aosta aperta, Renaissance Valdôtaine, Unione Popolare, Italia Sovrana e Popolare e Partito comunista italiano. I candidati - si legge in una nota - hanno sottoscritto un documento in cinque punti con "impegni precisi" e "un chiaro cronoprogramma dei prossimi 420 giorni”.
È un farmaco "immunoconiugato", formato da un anticorpo monoclonale ed un tradizionale chemioterapico. È stato messo a disposizione della prima paziente valdostana, quarantenne in progressione di malattia dopo due linee di terapia. È utile nella terapia del tumore della mammella triplo negativo, per il quale non sono disponibili terapie biologiche efficaci.
Il nuovo medico di assistenza primaria - spiega l'Azienda Usl - prenderà servizio nel distretto che comprende le località di Gaby, Gressoney-Saint-Jean e Pont-Saint-Martin.
In una nota, Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uil-Uilp spiegano: "La Giunta regionale, il suo assessore alla Sanità, l’Usl, smettano di prendere in giro i valdostani". Chiedendo una sanità "a condizioni almeno accettabili” si dicono "pronti alla mobilitazione per ottenere diritti basilari per un cittadino”.
L'apertura, temporaneamente nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, avviene dopo le opere di adeguamento, messa a norma e riqualificazione dei locali. Intanto, sono stati prorogati anche per settembre gli ambulatori ad accesso diretto di Donnas, Gressoney-Saint-Jean e della Val d'Ayas.
Lo scorso 14 luglio sia stato eseguito un intervento chirurgico su una paziente valdostana, operazione resasi necessario a causa del rigetto di un precedente intervento eseguito a Torino. In Valle d'Aosta non venivano più eseguiti trapianti del genere dal 2020.
Dal "Piao" emerge la carenza di 20 infermieri. In queste ore verranno deliberati 20 concorsi pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di dirigenti sanitari medici e per quella di 12 infermieri pediatrici, 5 ostetriche e 8 tecnici sanitari di radiologia medica.
L'Usl ha attivato il servizio di assistenza medica, dedicato anche ai turisti, nelle principali località di villeggiatura valdostane per ridurre i disagi per l’utenza e gli accessi non appropriati in Pronto Soccorso. L’attività è attiva a Courmayeur, La Thuile, Cogne, Valtournenche, in Val d’Ayas e Gressoney-Saint-Jean e, dal 1° agosto, a Pila.
A spiegarlo il direttore generale dell'Usl Massimo Uberti: "È un quadro che sembra rallentare. I positivi sono molti e dimostrano la diffusività di Omicron, ma i ricoverati sono tendenzialmente meno gravi". Intanto, si preparano nuovi bandi per le assunzioni a tempo indeterminato ed il Piano per l'emergenza autunno/inverno.
Nel dettaglio le figure professionali sono 29 infermieri, 6 tecnici sanitari di Radiologia medica, 13 fisioterapisti, 7 logopedisti e 2 Assistenti sanitari. Molti dei quali già in servizio in regime di somministrazione presso l’Azienda sanitaria.
È stata approvata una nuova convenzione tra l’Azienda sanitaria e la Clinica di Saint-Pierre per tutto il 2022, che prevede la possibilità di trasferimento dal reparto di Ortopedia o dal Pronto Soccorso del Parini all’ortopedia della Casa di Cura e l’estensione a tutto l’anno dei 20 posti letto di lungodegenza.
A dirlo il neo segretario del sindacato medico, che parla dei problemi della sanità valdostana e mette in campo proposte per il futuro: "I quattro anni passati sono stati disastrosi. Adesso il passo è cambiato, ma abbiamo davanti due anni cruciali".
Allo stesso tempo sono state incrementate nel valore economico le 22 posizioni organizzative preesistenti. Per l'Usl è un passo per "riconoscere le capacità professionali scientifiche e cliniche dei dirigenti" e rendere l'Azienda più attrattiva. Ma i sindacati chiedono anche "una sanità territoriale funzionante e ad una riorganizzazione del ‘sistema ospedale’".
Dal 15 giugno chi non si presenterà alle visite specialistiche prenotate nelle strutture ospedaliere e territoriali senza comunicazione sarà assoggettato al pagamento di una quota fissa di 50 euro. Viene riattivato anche il “bonum”, qualora l’Azienda sanitaria, per propria responsabilità, non fosse in grado di erogare una prestazione.
All’interno della relazione il Direttore Generale Massimo Uberti ha proposto di usare l’avanzo di amministrazione per l’installazione di un terzo gruppo frigorifero presso il “Parini” per aumentare l’efficienza della climatizzazione con minor consumo di energia e aumentare la sicurezza di esercizio delle aree ospedaliere.