“Qualcuno di loro l’ha presa come un gioco, non si rendevano conto di ciò che stavano facendo”. E’ una brutta storia, quella dei baby spacciatori che orchestrati dalla madre di uno di loro, “ingannavano il tempo” smerciando droga nella Valle del Lys. A fornire i dettagli dell’operazione che ha portato in questi giorni all’arresto della donna, alla denuncia di cinque persone (di cui 2 minorenni) e alla segnalazione di altre 12 (di cui 11 minorenni), è stato questa mattina il Capitano della Compagnia di Saint-Vincent, Enzo Molinari.
“Le indagini del Comando Stazione di Gressoney sono iniziate a ottobre – ha spiegato – e dopo aver raccolto le informazioni necessarie sono iniziate le perquisizioni, grazie alle quali sono stati ritrovati dei modesti quantitativi di stupefacenti”. In tutto i Carabinieri hanno rinvenuto circa 25 grammi di hashish, 500 semi di marijuana e poco meno di un grammo di cocaina. A quel punto, grazie anche alla grande collaborazione delle famiglie dei ragazzi coinvolti, le forze dell’ordine sono riuscite a ricostruire i contorni della vicenda. “Una donna di 46 anni, sposata e residente nella Valle del Lys, gestiva una piccola rete di spaccio servendosi del figlio, un ragazzo di neanche 14 anni e quindi non perseguibile per legge”.
Secondo quanto riferito dai carabinieri, il marito della donna era completamente estraneo all’attività. A rifornirla di modiche quantità di droga era invece un valdostano, che è stato denunciato. La donna si trova ora in carcere a Torino, in attesa della convalida dell’arresto: per lei c’è infatti l’aggravante di aver agito con abuso di autorità e di relazioni domestiche.
I cinque denunciati (tra di loro c’è anche una ragazza) frequentano le scuole medie di Gressoney e le scuole superiori di Pont-Saint-Martin. “Ci teniamo a precisare che le scuole sono completamente estranee all’attività di spaccio”, ha sottolineato il tenente colonnello Cesare Lenti. "La vendita e il consumo avveniva per lo più in casa e nei boschi dei comuni della Valle".