E’ giunto a conclusione oggi, giovedì 3 maggio, uno dei procedimenti penali nati dall’incidente in cui, il 16 marzo 2011, rimase gravemente ferito l’ingegnere Michel Chabod, 41 anni di Valsavarenche, colpito da un masso staccatosi da un terreno sopra la strada che l’uomo stava percorrendo in auto, nel comune di Villeneuve. Il giudice di pace Giampiero Caliendo ha ritenuto colpevoli di lesioni personali colpose il 77enne Gabriele Gianni e la 48enne Anna De Santis, entrambi aostani, rispettivamente proprietario e affittuaria del fondo da cui cadde il macigno.
I due, difesi dagli avvocati Andrea Urbica e Davide Meloni, sono stati condannati a 1500 euro ciascuno di multa, nonché a risarcire i familiari della vittima (parte civile tramite il legale Maurizio Riverditi) con una provvisionale da 15mila euro. Le motivazioni della decisione del giudice saranno depositate nell’arco di quindici giorni. Uno dei due difensori ha già annunciato appello alla sentenza: il secondo grado di questo tipo di causa è rappresentato dal Tribunale di Aosta, in composizione monocratica. L’accusa era affidata al vpo Cinzia Virota, che aveva chiesto la condanna per entrambi gli imputati.
Sempre nella mattinata di oggi, giovedì 3 maggio, era in programma la prosecuzione dell’altro processo scaturito dal sinistro che ha reso gravemente invalido il professionista. E’ quello dinanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare, in cui il pm Eugenia Menichetti contesta a sei imputati (tra i quali figurano nuovamente Gianni e De Santis) il concorso in disastro colposo, in relazione ai reati di frana ed atentato alla sicurezza dei trasporti, nonché – limitatamente a due di loro – le lesioni personali colpose. Doveva trattarsi della prima udienza dopo l’ammissione delle parti civili e la citazione a giudizio, quali responsabili civili, del comune di Villeneuve e della Regione Autonoma Valle d’Aosta, ma è stata rinviata alla fine del mese, a seguito dello sciopero indetto dall’Unione delle Camere Penali.