La scuola valdostana balza agli onori della cronaca e questa volta purtroppo non per meriti o eccellenze. Le prime pagine dei maggiori quotidiani nazionali sono oggi dedicate alla vicenda del professore di musica di una scuola media di Pont-Saint-Martin che, dopo essere stato condannato in primo grado a 2 anni per diffusione di materiale pedopornografico, tra l’altro utilizzando un computer della scuola, è da ieri tornato a insegnare.
A disporne il reintegro, il giudice del lavoro, Eugenio Gramola che ha accolto il ricorso del professore M.F., 45enne, contro la sospensione di 6 mesi dall’insegnamento decisa dall’Assessorato regionale all’Istruzione, nell’aprile dello scorso anno, quando arrivò la condanna. Motivo: il professore era già stato sospeso nel 2001 quando fu iscritto per la prima volta nel registro degli indagati e la legge vieta di punire due volte una persona per lo stesso reato.
Il Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, in una nota stampa dice “Non commento le sentenze ma credo che, di fronte a una condanna di primo grado di un insegnante per reati legati al commercio di materiale pedo-pornografico, abbiamo un dovere in più, quello di tutelare anche la sensibilità degli studenti, delle famiglie e della scuola nel suo insieme.”
Preoccupato per la vicenda, si dice l’Assessore all’Istruzione, Laurent Viérin, "Prendo atto con amarezza – commenta l’Assessore – che oggi ci troviamo obbligati a procedere al reintegro in servizio del docente, nonostante la nostra volontà di aspettare la conclusione giudiziaria della vicenda. ".
Mentre il Presidente della Regione, Luciano Caveri, annuncia il ricorso della Regione contro la decisione del Tribunale di Aosta.
"Da tempo avevano chiesto alla Regione di avere un altro posto – sottolinea il legale del professore, Giuseppe Greppi – ma ci hanno sempre risposto di no. Adesso, dopo la sentenza, ci dicono che i posti ci sono ma il mio cliente li accetterà solo se sono premianti, ovvero promozioni". Richiesta commentata dall’Assessore Viérin che dice "Sono indignato, spero proprio che il professore stia scherzando".