Donnas, la minoranza contro le nuove indennità della Giunta. “Costi aumentati del 40%”

Una decisione che, secondo l'opposizione, smentisce le promesse elettorali ma anche gli impegni presi dal primo cittadino nella passata legislatura.
Politica

I costi della politica hanno acceso il primo consiglio comunale della nuova legislatura di Donnas. A innescare le scintille è stata la scelta del riconfermato sindaco, Amedeo Follioley di adeguare le indennità alla nuova legge regionale, andando quindi a ritoccarle al rialzo. 

"A quanto pare il momento di Donnas austera che contrasta la crisi è finito, i cittadini stanno tutti bene, visto che l’indennità del Sindaco si incrementerebbe mensilmente di ben oltre il 18%, quella del Vice Sindaco dell’80% e l’aggiunta di un ulteriore assessore, peserà per un ulteriore 30%. Contando anche l’aumento del gettone di presenza dei consiglieri, si arriva a un aumento dei cosiddetti “costi della politica” del 40% rispetto al mandato amministrativo 2014 e 2015 (fino al 10 maggio 2015!) , un incremento di circa 15.000" sottolinea il consigliere Fabio Marra. 

Una decisione che, secondo l’opposizione, smentisce le promesse elettorali ma anche gli impegni presi dal primo cittadino nella passata legislatura. La minoranza ha, quindi, presentato nel consiglio del 3 giugno scorso cinque emendamenti chiedendo di mantenere  invariata la spesa per le indennità del Sindaco, Vice Sindaco, assessori comunali e Consiglieri comunali, a quella in vigore fino al 10 maggio, destinndo i 15.000 euro di risparmio alla costituzione di un fondo di solidarietà sociale o all’acquisto di buoni lavoro per disoccupati, al ripristino del servizio di scuola bus, al sostegno delle associazioni locali o ancora alla riduzione della quota pasto della scuola primaria e dell’infanzia. 

Iniziative respinte dalla maggioranza. "E’ più importante appoggiare i propri interessi, invece che quelli del paese – spiega Gino Agnesod – Se queste sono le premesse per fare di Donnas un pays à vivre, chissà come sarà il futuro".

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