Seduta itinerante, oggi, per la III Commissione consiliare di Aosta, competente in materia di Servizi alla persona e centrata principalmente su quelli dedicati all’infanzia.
I commissari comunali, oltre ad audire l’assessore all’Istruzione Paron in mattinata, hanno infatti effettuato un sopralluogo presso la Scuola primaria ‘Ettore Ramires’ ad un anno dalla riapertura a conclusione dei lavori di ammodernamento della struttura, con pranzo presso la mensa dell’istituto, e visitato nel pomeriggio la Ludoteca ‘La Bottega di Mastro Ciliegia’ sita in Quartiere Cogne, riaperta il 2 novembre dopo le chiusure forzate e ‘a singhiozzo’ degli ultimi anni.
Qualche dato significativo sulle scuole aostane – dell’infanzia, primarie e secondarie – è stato fornito proprio dall’assessore Andrea Edoardo Paron: “Ogni mattina 3100 studenti si recano in 25 scuole del Comune, di ogni ordine e grado. In città ci sono 1160 iscritti alle secondarie, 1200 alle primarie e 700 alla Scuola dell’infanzia, senza contare le paritarie come il Don Bosco ed il San Giuseppe che raccolgono parte dell’utenza”.
Numeri corposi che si riverberano, giocoforza, anche a livello economico sul Comune: “L’amministrazione – ha spiegato – si occupa per Statuto della manutenzione degli stabili, sia ordinaria che straordinaria, dei Servizi alla persona, delle attività di pulizie, di servizi accessori richiesti dalle Istituzioni Scolastiche, del trasporto in collina, delle refezioni e di attività extrascolastiche come testimoniato dalle due ludoteche comunali”.
E sono le refezioni il capitolo più dispendioso: “Mentre per le pulizie spenderemo approssimativamente 560mila euro IVA inclusa (in aumento cioè rispetto ai 528mila euro in consuntivo 2014/15, ndr.) e 43mila per il trasporto che riguarda sia i pullman che gli accompagnatori, il servizio di refezione, che interessa circa 1900 studenti costa 1 milione 30mila euro”. Il costo in realtà si attesta poco oltre il milione e mezzo, ma circa 500mila euro sono recuperati dalle entrate del servizio mensa che costa 6,90 euro a bambino per ogni pranzo, comprensivo di assistenza e senza costi di iscrizione.
Cifra sulla quale ‘grava’ anche la scelta di utilizzare prodotti ‘bio’: “Il Comune – prosegue Paron – ha da tempo optato per il biologico, scelta che costa il 5-6% in più rispetto alle materie prime tradizionali”.
Spesa che comprende anche l’utilizzo di stoviglie in bioplastica Mater-Bi a sostituzione della plastica tradizionale, ma che, purtroppo, invece di essere stoccato nell’umido (la ditta che porta fuori Valle la frazione umida non lo tratta) finisce nell’indifferenziato.
Il Servizio di Ludoteche comunali
Come noto le due ludoteche di Aosta, ‘Mastro Ciliegia’ in piazza Soldats de la neige e ‘L’isola che non c’è di Quartiere Dora hanno aperto i battenti il 2 novembre, e saranno attive fino al 30 giugno, dopo due anni travagliati: “Questo è un servizio particolarmente frequentato ed amato dalle famiglie – ha spiegato Paron – e che ha subito in questi anni le difficoltà del bilancio comunale. Non è stato attivato infatti subito, con l’apertura delle scuole ed il problema è quello di trovare risorse economiche per aprire una gara d’appalto pluriennale. I tagli sono poi stati la conseguenza del fatto che le ludoteche sono un servizio non strettamente primario e infatti i fondi per refezioni, pulizie e trasporto non sono stati toccati”.
Il costo complessivo delle ludoteche è di 70mila euro annui, 50mila dei quali per ‘Mastro Ciliegia’ e 20mila circa per ‘L’Isola che non c’è’ che necessita di meno personale.
Riapertura che però ha dato subito un riscontro positivo per ‘Mastro Ciliegia’, anche nella nuova sede in Quartiere Cogne (la sede storica di Corso Battaglione era in affitto, via non più praticabile da parte del Comune): “Ora abbiamo orari ridotti e mirati più verso i bambini delle elementari – ha spiegato nel pomeriggio Laura Raspino, Presidente della cooperativa Noi&GliAltri che gestisce il servizio – ma, essendo una riapertura molto attesa i numeri degli utenti sono molto alti. La media dell’anno scorso è stata di 28/30 bambini in settimana e di 45 il mercoledì ed il sabato, giorni con l’orario più lungo”.
“Nonostante il budget ridotto di due terzi rispetto ai 120mila degli anni scorsi e la formula ridimensionata – ha concluso Paron – speriamo di poter dare continuità e nuova spinta a questo servizio, pensando che sarà molto difficile tornare ai livelli finanziari degli anni precedenti”.