Si è chiusa nei giorni scorsi l’avviso, indetto dalla Regione nell’ottobre scorso, per individuare le strutture idonee per l’accoglienza di 366 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.
La gara, con una base d’asta di 2,7 milioni di euro, riguardava l’accoglienza, per il periodo dal 1° gennaio fino al 30 giugno 2016, "presumibilmente" di 428 persone, le 166 arrivate in Valle d’Aosta nei mesi scorsi e altri 366 che il Viminale potrebbe destinare alla nostra regione.
A farsi avanti, offrendo in totale 99 nuovi posti, dislocati su tutto il territorio regionale, sono state le cooperative che avevano già aderito alla prima manifestazione d’interesse, ovvero Pro.ge.s.t. di Torino con l’Arc en ciel, Leone Rosso, La Sorgente con il consorzio di cooperative Trait d’Union, Fondazione Caritas e la Co.ser.co di Genova, oltre alla Pollicino di Ivrea.
Gli operatori individuati dovranno ora impegnarsi ad attivare il servizio specificato entro 5 giorni dalla richiesta inviata dalla stazione appaltante per il numero massimo di posti di accoglienza dichiarati in sede di manifestazione di interesse. Come già nel precedente appalto i gestori dovranno garantire una capacità ricettiva per ogni struttura per un numero non inferiore a 8 e non superiore a 25 ospiti.
Ad oggi la Valle d’Aosta ospita complessivamente 166 migranti in 13 strutture di accoglienza dislocate ad Aosta (74 migranti suddivisi in 7 strutture di accoglienza), Châtillon (39 migranti), Verrès (23), Morgex (12), Sarre (8) e Nus (11).