E’ andatoa a Mireille Danna la terza edizione del concorso letterario “Una storia nel mio paese” organizzato dalla Biblioteca comunale di Cogne.
La premiazione è avvenuta venerdì 1 gennaio 2016, presso la sala del Consiglio comunale del Municipio di Cogne.
La commissione giudicatrice, composta essenzialmente da insegnanti in materie letterarie, ha selezionato il testo “Dans cette clairière…”, di Danna, residente a Cogne, “per la capacità dell’autrice di costruire un testo di grande qualità formale in lingua francese, valorizzando così l’importanza del bilinguismo sul territorio valdostano.
Il secondo posto è andato a “Paura e magia sul sentiero dell’Arpisson”, di Renata Cavallotti, residente a Cogne, “ per la scelta dell’autrice di trasmettere l’universale messaggio relativo alla necessità e all’importanza di saper superare le proprie paure più radicate per mezzo del confronto con il prossimo. Il percorso sul sentiero dell’Arpisson accompagnato dall’innocenza dei bambini, ci invita a guardare la nostra esistenza con occhi più sinceri ed umili, ricordando che il terrore spesso nasce dall’incapacità di guardare oltre il muro da noi stessi creato”;
Terzo posto a “Il tesoro nascosto”, di Maria Elisabetta Vuillermoz, residente a Quart (AO), “per aver legato la ricerca storica con la narrazione dei sentimenti più profondi dell’animo umano. Arricchendo le conoscenze in merito ai frequentatori della valle di Cogne nel corso del XX secolo, ha saputo mettere a confronto uomini differenti facendo emergere l’importanza delle radici e dell’amore sincero nel superamento delle difficoltà”;
il primo premio per la categoria Ragazzi (14-17 anni) è andato a “Il Nonno della Montagna”, di Laura Giambuzzi, residente a Torino, “per la capacità della giovane autrice di presentare un elaborato formalmente ricco e corretto, trasmettendo con grande maestria l’amore per la montagna e l’importanza della contemplazione a fronte della frenesia che caratterizza le nostre giornate”.
Infine, il primo premio per la categoria Bambini (6-10 anni) è stato assegnato a “La fuga di Sofia” di Solange Abram, residente a Cogne, “ per aver saputo descrivere il valore dell’amicizia e della famiglia. Il rapporto tra Sofia, il fratello e lo scoiattolo evidenziano la capacità di aprire l’animo alla natura, oltre alla necessità di accogliere la diversità e perdonare i torti subiti”.