Processo per la morte del piccolo Lorenzo Bacci: la sentenza il 29 gennaio

Oggi, la discussione, con la requisitoria del pm Luca Ceccanti, che ha chiesto la condanna dei tre maestri di sci imputati per concorso in omicidio colposo, e le arringhe dei difensori di Pieryck Boche, Fabrizio Grange e Chantal Ferraris.
La scuola di sci a La Thuile
Cronaca

Arriverà con la prossima udienza, fissata per venerdì 29 gennaio, la sentenza del processo che vede imputati, per concorso in omicidio colposo, i tre maestri di sci a giudizio per la morte, avvenuta sulle piste di La Thuile lo scorso 28 marzo, del piccolo Lorenzo Bacci, di 7 anni.

Lo si è appreso in una pausa dell’udienza a porte chiuse, iniziata alle 9.15 di stamattina. Il processo è ripreso oggi, dopo che i tre – Pieryck Boche, Fabrizio Grange e Chantal Ferraris – avevano chiesto tramite i loro legali, lo scorso 26 novembre, di essere giudicati con il rito abbreviato.

La discussione si è aperta con la requisitoria del Pubblico ministero Luca Ceccanti, che ha sostenuto la colpevolezza dei maestri, chiedendo al Giudice per l’udienza preliminare Maurizio D’Abrusco la condanna per tutti e tre. Nel dettaglio, le pene richieste dal pm sono di quattordici mesi di reclusione ognuno per Boche e Grange e di sedici mesi per Ferraris.

E’ stata quindi la volta dell’avvocato Carlo Baccaredda Boy, rappresentante della famiglia Bacci, costituitasi parte civile nel procedimento. Il legale ha chiesto, tra l’altro, la trasmissione degli atti processuali alla Procura, per valutare eventuali responsabilità a carico di Ferruccio Baudin, direttore della scuola di sci di La Thuile.

La mattinata si è chiusa con l’arringa dell’avvocato difensore Federico Parini. Dopodiché, breve sospensione. Il pomeriggio è stato dedicato al completamento degli interventi degli altri legali degli imputati: gli avvocati Jacques Fosson, Davide Sciulli e Federica Gilliavod. Nell’udienza che della prossima settimana, spazio alle eventuali repliche delle parti, quindi il giudice si ritirerà in camera di consiglio, al termine della quale leggerà la sentenza.

L’incidente in cui ha perso la vita il piccolo Lorenzo Bacci, residente nel milanese ma abituale frequentatore di La Thuile dove la famiglia ha una seconda casa, avvenne sulla pista di Les Suches, attorno ai 2000 metri di quota. Il piccolo aveva appena concluso una gara di discesa e si era fermato nei pressi del traguardo. Assieme ad un gruppo di coetanei, si era quindi spostato di alcune centinaia di metri senza gli sci, giocando a bordo pista.

Poco dopo, i responsabili dello sci club si erano accorti della scomparsa del bimbo. Erano state formate squadre a piedi per le ricerche, ma ad individuarlo è stato l’elicottero della protezione civile, intervenuto sul posto. Lorenzo Bacci era caduto in una scarpata, per circa quaranta metri, finendo in una zona impervia e restando fatalmente impigliato nelle maglie del paravalanghe a protezione del dirupo.

Le indagini erano state affidate alla Polizia che, raccolta una serie di testimonianze, aveva consegnato al pm Luca Ceccanti una relazione sull’accaduto, poi integrata con i risultati degli accertamenti tecnici svolti sul luogo dell’incidente. La Procura aveva quindi deciso di procedere per concorso in omicidio colposo contro i tre maestri, incaricati di vigilare sul bambino e sugli altri piccoli sciatori che avevano preso parte alla gara. In particolare, Boche e Grange erano alla partenza del tracciato della competizione e Ferraris nella zona dell’arrivo.

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