Di professione è lattoniere, ma al termine di una perquisizione definita “laboriosa” da chi l’ha condotta, gli agenti della Polizia e del Corpo Forestale Valdostano gli hanno trovato tutt’altra “attrezzatura”. Un vero e proprio arsenale: sette fucili modificati ed alterati di grosso calibro (alcuni mancanti della matricola), due pistole, una balestra e un migliaio di proiettili. Senza contare quasi mezzo chilo di dinamite da cantiere, con miccia detonante.
Tutto ciò, detenuto in varie proprietà, senza alcun tipo di autorizzazione e, visto anche il rinvenimento di trofei di caccia (assieme a carne di marmotta e stambecco), presumibilmente utilizzato per attività di bracconaggio. La varietà di reati ha fatto scattare le manette ai polsi di Emilio Pariset, cinquantanovenne di Aosta, ma residente a Saint-Pierre, che è ora agli arresti domiciliari nella sua abitazione.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Carlo Introvigne, si è protratta per circa un mese ed è stata illustrata oggi, in Questura, dal capo della Squadra mobile Mattia Falso e dal sostituto commissario Valter Martina. “L’attività investigativa, sviluppata con i colleghi del Corpo Forestale – hanno spiegato gli inquirenti – è stata anzitutto finalizzata ad individuare i diversi domicili dell’arrestato. Dispone infatti di varie proprietà, anche in alta montagna, a Rhêmes, dove crediamo avvenisse l’attività di bracconaggio”.
La “laboriosità” della perquisizione non ha riguardato esclusivamente scoprire esattamente i nascondigli usati dall’uomo per armi, munizioni e trofei, ma anche venire a capo delle modalità con cui li celava all’interno delle sue proprietà. “In un garage a Villeneuve, – ha aggiunto il sostituto commissario Martina – c’era un ‘falso armadio’, che una volta spinto faceva spuntare il congelatore con le carni”.
Precauzioni degne di un film di 007, che ora non servono più: tutto il materiale è stato sequestrato (la dinamite è stata fatta brillare, dove ritrovata, dal nucleo artificieri di Torino della Polizia, vista la difficoltà di spostarla). Gli approfondimenti delle forze dell’ordine sono ora mirati a capire se altre persone fossero coinvolte nell’attività di bracconaggio assieme a Pariset.
Nel video della Polizia uno dei nascondigli in cui Pariset teneva carni e trofei