Nuova udienza, stamattina al Tribunale di Aosta, del processo a carico di Osmany Lugo Perez, il trentaquattrenne cubano accusato dell’omicidio, avvenuto lo scorso 8 maggio, del settantottenne Elio Milliery, al termine di una serata di festa nella sua baita, a La Salle.
Quest’oggi, il gup Eugenio Gramola ha affidato la perizia sul coltello “Opinel” rinvenuto nel luogo ove è stato trovato morto l’anziano, ucciso con 49 coltellate. A richiedere l’incarico, quale integrazione probatoria, era stata nella scorsa udienza la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Davide Meloni.
Ad occuparsi dell’esame sarà il medico legale Roberto Testi, che ha chiesto sessanta giorni per completarlo e rispondere ai quesiti posti. In particolare, la perizia ha per obiettivo l’analisi di eventuali impronte digitali, oltre all’accertamento della compatibilità della lama del coltello con le ferite presenti sul corpo di Milliery.
Le conclusioni del perito saranno quindi illustrate in un’udienza programmata per il prossimo 20 aprile, occasione in cui sono previste anche la discussione e la sentenza.
Perez, sin dalle prime indagini compiute sul delitto, è l’unico imputato, in carcere da allora, ma non ha mai confessato il delitto. I Carabinieri lo avevano fermato poco lontano dalla strada in cui, poco prima, avevano trovato il cadavere di Milliery. I militari erano stati allertati di una violenta lite in corso, per motivi di gelosia, tra Milliery e Perez. Quest’ultimo, era emerso, aveva assunto alcool e stupefacenti. A dare l’allarme era stata la donna che accompagnava il cubano in quell’occasione. L’arma usata per colpire a morte il valdostano non è mai stata trovata.