«Ora starà alla nostra bravura cercare, attraverso delle varianti mirate al Piano regolatore, di rendere più ricettiva la zona della Conca di Cheneil». Il sindaco di Valtournenche Deborah Camaschella illustra i passi successivi da compiere, dopo che ieri è stato completato l’ascensore inclinato che da località La Barmaz, a 2 mila metri, porta nel villaggio di Cheneil.
La località era prima raggiungibile soltanto a piedi da una mulattiera, mentre ora, assieme all’ascensore è stata realizzata una pista di servizio che permette l’accesso delle automobili: «La pista sarà chiusa da una sbarra e sarà regolamentata dalla consorteria che dal medioevo riunisce i proprietari delle case del villaggio – spiega Camaschella – il passaggio sarà perciò concesso, in accordo con Comune e Regione, alla famiglia Bich che lì gestisce l’unico albergo attivo e al proprietario dell’alpeggio nella zona».
Le due opere sono costate circa un milione e 800 mila euro e l’ascensore è stato installato dalla ditta altoatesina Doppelmayr, mentre la sua parte strutturale è stata curata dalla valdostana Ivies. La nuova struttura permette di superare un dislivello di circa 50 metri, sarà attivo 24 ore su 24 e non necessità di personale: «A chi vuole utilizzare l’ascensore – spiega il sindaco – basterà entrare nella cabina e premere un pulsante». L’inaugurazione ufficiale avverrà nel mese di agosto.
Realizzare l’opera non è stato semplice, perché inizialmente c’erano state resistenze da parte di alcuni scettici sull’opportunità, dal punto di vista ambientale, di sfruttare l’area: «È stato un percorso lungo (l’idea parte almeno dal 2000, ndr) ma è stato sicuramente condiviso – racconta Camaschella – ora, appena si è sparsa la notizia in paese c’è subito stato un grande fermento, l’economia comincerà a muoversi e la famiglia Bich che ha vissuto e lavorato tutti questi anni in una zona isolata risolve molti problemi».
Nel villaggio è presente un’altra struttura alberghiera, chiusa però da più di 50 anni, ma per la quale di spera in una ristrutturazione. «Vogliamo cominciare a sfruttare un’area bellissima e l’opera aprirà turisticamente a nuove vie – conclude il sindaco – salendo dall’ascensore sembra di arrivare in cielo e la Conca, dalla quale si ammira la catena del Cervino, è collegata con sentieri bellissimi a Chamois».