Tor des Géants, Oliviero Bosatelli ha fatto il vuoto. Oscar Perez tenta la rimonta impossibile

Il vantaggio del bergamasco, giunto alla base vita di Valtournenche alle 11.25 di questa mattina, dopo 205km e 49 ore di corsa non stop, sfiora le 4 ore sullo spagnolo già vincitore di una edizione della gara.
Oliviero Bosatelli al Rifugio Coda - Foto Stefano Jeantet
Speciale Trail, Sport

Continua inarrestabile la marcia del gigante bergamasco Oliviero Bosatelli, solo al comando della settima edizione del Tor des Géants. Il 47enne vigile del fuoco di Gandino ha messo la freccia dopo Cogne e non si è più voltato, neanche per controllare la posizione dei suoi avversari. Anzi, nel tratto che Donnas porta a Gressoney, considerato unanimemente come il più difficile del Tor con gli infiniti saliscendi compresi tra Sassa e Niel, da affrontare senza aver dormito e con 150km nelle gambe, ha raddoppiato il suo vantaggio sugli immediati inseguitori, Oscar Perez e Julio Cernuda Aldecoa. Se a Donnas era di un’ora e mezza, a Gressoney sfiorava le quattro ore.

A Gressoney il tandem spagnolo si divide: parte la caccia di Perez a Bosatelli
Giunto allo SportHaus intorno alle 3 di notte, dopo 205km di gara Bosatelli si è concesso una ventina di minuti di pausa: due chiacchiere con la moglie, un pasto caldo ed è ripartito. Dietro di lui il vuoto. Per vedere arrivare il tandem spagnolo, i volontari della base vita hanno dovuto attendere l’alba, alle 6.50. E qui Perez ha salutato Aldecoa, uscendo mezz’ora prima del compagno di viaggio, per partire a caccia di Bosatelli, che nel frattempo era già a Champoluc. La sua gara, come ha dimostrato nelle precedenti edizioni del Tor des Géants, inizia qui: se il fisico reggerà, negli ultimi 50 km potrebbe prodursi nella sua ‘solita’ rimonta impossibile e giocarsi la vittoria con il bergamasco, giunto a Valtournenche alle 11.25 di oggi, martedì 13 settembre.

La classifica
Dietro Bosatelli, Perez e Aldecoa seguono il francese Eric Ressencourt e Andrea Macchi, lontani solo mezz’ora dal secondo spagnolo e quindi dal terzo gradino del podio. Poi, al 6° posto, leggermente più staccato, Pablo Criado, braccato da vicino dal valdostano Marco Bethaz (7°) in grandissimo spolvero. A Gressoney ha scavalcato la prima donna, una splendida Lisa Borzani, saldamente al comando della classifica femminile con più di quattro ore di vantaggio sulla spagnola Silvia Trigueros e cinque sulla canadese Stephanie Case. La prima valdostana in classifica è Marcella Pont (13°), seguita da Elisabetta Negra (20°).

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