Il 39% degli assistiti valdostani ha ad oggi attivato il fascicolo sanitario elettronico. Il progetto partito in Valle d’Aosta nel 2014, coinvolgendo diversi enti (Usl, Celva, Inva e Assessorato regionale alla Sanità), continua a crescere. L’ultima novità, che sarà attiva da lunedì 19 settembre, è la funzione di scelta e revoca del medico di famiglia per le persone maggiorenni (sarà possibile una sola volta ogni 30 giorni).
“In questi mesi abbiamo continuato a lavorare sull’implementazione dei servizi” ha ricordato durante una conferenza stampa l’Assessore regionale alla Sanità, Laurent Viérin. Da giugno sono stati caricati i documenti storici dell’assistito (vaccinazioni, verbali di pronto soccorso, referti clinici ecc). Si tratta di oltre 1,2 milioni di documenti recuperati di cui però soltanto 360mila sono ad oggi caricati sui fascicoli sanitari elettronici (Fse). La differenza è determinata da chi ha attivato la tessera (72mila persone) ma non ha rilasciato il consenso al trattamento dei dati.
Per colmare il gap entro fine anno alcuni servizi come i risultati di laboratorio, ha annunciato, il Direttore generale dell’Azienda, Massimo Veglio, saranno disponibili esclusivamente online sul Fascicolo sanitario elettronico. “Se noi incanaliamo le informazioni su un binario principale, chiudendo quelli secondari, creiamo un’interfaccia unica con più funzionalità” ha spiegato Enrico Zanella, direttore di Inva. Il leit motiv degli enti promotori del Fascicolo sanitario elettronico è “più è diffuso e più è utile”.
L’obiettivo infatti è di convogliare ulteriori servizi. Già da ottobre il medico di base caricherà sul Fse la ricetta “evitando così agli assistiti code inutili”, a breve saranno inoltre disponibili anche i referti di radiologia mentre per il futuro l’idea è di realizzare un’applicazione per smartphone e offrire agli assistiti la possibilità di prenotare una visita e effettuare il pagamento del ticket. “I pagamenti rientrano in un discorso più ampio portato avanti dall’Amministrazione e dagli enti locali – ha aggiunto Lorenzo Noto – che permetterà oltre al pagamento del ticket anche quello del bollo auto e dei tributi”.
Dal maggio scorso il fascicolo sanitario elettronico può essere attivato presso le sedi degli enti locali valdostani. “Una tessera sanitaria su tre ad oggi è stata attivata nei comuni” evidenzia Giovanni Barocco, responsabile del progetto per il Celva. I comuni più virtuosi sono Saint-Nicolas con il 54% di Fse attivati, Cogne e Rhemes-Notre Dame con il 53% e Avise con il 50%. Sul fronte opposto Ayas e Chamois ferme al 22%. Ad Antey-Saint-André il Comune ha chiamato a raccolta dei volontari per aiutare gli assistiti nelle operazioni di attivazione. Il nuovo strumento è più diffuso fra i meno giovani: 53% di attivazioni per gli over 65, 44,3% per la fascia fra i 56 e i 65 anni.