La XIII legislatura e i volti nuovi in Consiglio regionale

Cresce il numero delle donne, scompare l'Arcobaleno. La maggioranza sarà composta da 23 consiglieri della coalizione autonomista. L'opposizione vede 5 consiglieri di VdaVive/Renouvau, 3 del PD e 4 del PdL. Scontato il presidente della Regione.
Il Consiglio regionale
Politica
Il fenomeno non ha rivali e ormai gioca solo contro se stesso e i record”. Questa frase che capeggia nella copertina di marzo di Golfstyle e riferita a Tiger Woods, il fenomeno del golf, possiamo oggi mutuarla per descrivere il successo elettorale dell’ex senatore Augusto Rollandin che con i suoi 13863 voti ha battuto il suo precedente record del 1988, quando ottenne 12614 preferenze. Ritorna l’indiscusso riferimento del movimento dell’Union Valdotaine. “Una vittoria elettorale che è prima di tutto del movimento” continua a commentare Rollandin ai microfoni e alle telecamere che lo assalgono non appena giunto in sala stampa a Palazzo regionale. Non parla nemmeno di rivincita rispetto al 2006, quando alle politiche fu surclassato da Carlo Perrin, ma guarda solo avanti e gioisce insieme al movimento per il risultato  e si dice ancora “stupefatto” per il suo successo personale “che non mi aspettavo assolutamente” ed evidenzia con soddisfazione che "l'Union Valdotaine si conferma come forza di riferimento per la regione". Una risalita condotta il sordina, senza proclami, né prima né dopo, quella di Rollandin, la cui presidenza di Giunta sembra scontata.

Con il 61,95% dei voti ottenuti dalla coalizione autonomista è saltato il ballottaggio che nei sondaggi interni a qualche partito veniva dato quasi per certo. La maggioranza in Consiglio regionale conta 23 seggi, quelli ottenuti dalla coalizione autonomista: 17 all’UV, 4 alla Stella Alpina e 2 a Fédération autonomiste.
La XIII legislatura vedrà protagonisti volti nuovi in Consiglio regionale mentre altri dovranno lasciare il testimone. Cresce di un’unità il numero delle donne: in quota UV ci sono la giovanissima Emily Rini, 25 anni, Hélène Imperial, Manuela Zublena, la riconfermata Carmela Fontana del Pd, e Patrizia Morelli per VdA Vive Renouveau.

Una fotografia generale del dopo elezioni vede il Partito democratico ottenere 3 consiglieri ma con la perdita di punti in percentuale rispetto a 5 anni fa e di un seggio. L'Arcobaleno, che aveva tre rappresentanti in Consiglio, non ha raggiunto invece il quorum e non ottiene nemmeno un consigliere questa volta “nel 2003 eravamo alla guida dell’opposizione – commenta amareggiata Secondina Squarzinoquesta volta ci siamo in poche parole divisi un bacino di voti comune”. Della coalizione progressista è andata bene invece a VdA Vive Renouveau, secondo movimento per preferenze, che ha preso 5 consiglieri regionali. Il Partito della Libertà non ha cavalcato l’onda lunga del nazionale ma ha comunque, con il 10,65%, ottenuto una lieve crescita rispetto al 2003 e portato in Consiglio regionale quattro consiglieri, uno in più rispetto al 2003.

Tra i nuovi in Consiglio regionale ci sono anche cinque sindaci: Alberto Cretaz di Pont Saint Martin, Diego Empereur di Sarre, Andrea Rosset di Quart, tutti unionisti. E ancora Albert Chatrian di Torgnon in quota al VdAvive/Renouveau così come Giuseppe Cerise di Fénis. Alla guida dei rispettivi comuni verranno sostituiti dai vice-sindaci: Jean Barocco a Quart, Guido Yeuillaz a Pont Saint Martin, Roberto Vallet a Sarre, Gilberto Neyroz a Torgnon e Fabio Cerise a Fénis.

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