Con il 61,95% dei voti ottenuti dalla coalizione autonomista è saltato il ballottaggio che nei sondaggi interni a qualche partito veniva dato quasi per certo. La maggioranza in Consiglio regionale conta 23 seggi, quelli ottenuti dalla coalizione autonomista: 17 all’UV, 4 alla Stella Alpina e 2 a Fédération autonomiste.
La XIII legislatura vedrà protagonisti volti nuovi in Consiglio regionale mentre altri dovranno lasciare il testimone. Cresce di un’unità il numero delle donne: in quota UV ci sono la giovanissima Emily Rini, 25 anni, Hélène Imperial, Manuela Zublena, la riconfermata Carmela Fontana del Pd, e Patrizia Morelli per VdA Vive Renouveau.
Una fotografia generale del dopo elezioni vede il Partito democratico ottenere 3 consiglieri ma con la perdita di punti in percentuale rispetto a 5 anni fa e di un seggio. L'Arcobaleno, che aveva tre rappresentanti in Consiglio, non ha raggiunto invece il quorum e non ottiene nemmeno un consigliere questa volta “nel 2003 eravamo alla guida dell’opposizione – commenta amareggiata Secondina Squarzino – questa volta ci siamo in poche parole divisi un bacino di voti comune”. Della coalizione progressista è andata bene invece a VdA Vive Renouveau, secondo movimento per preferenze, che ha preso 5 consiglieri regionali. Il Partito della Libertà non ha cavalcato l’onda lunga del nazionale ma ha comunque, con il 10,65%, ottenuto una lieve crescita rispetto al 2003 e portato in Consiglio regionale quattro consiglieri, uno in più rispetto al 2003.
Tra i nuovi in Consiglio regionale ci sono anche cinque sindaci: Alberto Cretaz di Pont Saint Martin, Diego Empereur di Sarre, Andrea Rosset di Quart, tutti unionisti. E ancora Albert Chatrian di Torgnon in quota al VdAvive/Renouveau così come Giuseppe Cerise di Fénis. Alla guida dei rispettivi comuni verranno sostituiti dai vice-sindaci: Jean Barocco a Quart, Guido Yeuillaz a Pont Saint Martin, Roberto Vallet a Sarre, Gilberto Neyroz a Torgnon e Fabio Cerise a Fénis.