Un posto speciale dove osservare le mille calde sfumature dell’autunno è il Lago di Villa a Challand-Saint-Victor nella bassa Val d’Ayas. Si tratta di una delle 10 riserve naturali presenti in Valle d’Aosta, istituite con legge regionale per tutelare e salvaguardare ambienti di elevato valore naturalistico. La Riserva è anche un Sito di Importanza Comunitaria, individuato ai sensi della Direttiva “Habitat”, per la conservazione degli habitat naturali, della fauna e della flora selvatiche e facente parte della Rete ecologica comunitaria “Natura 2000”. Infatti questo ambiente rappresenta un habitat ormai estremamente rarefatto che ospita specie botaniche e animali uniche o rare per la Valle d'Aosta.
Si raggiunge percorrendo la strada regionale n. 45 della Val d’Ayas e svoltando a sinistra al bivio all’altezza di Villa, poco oltre il capoluogo di Challand-Saint-Victor. Si percorre quindi la strada asfaltata per un paio di chilometri fino a giungere a un piccolo parcheggio sulla destra a bordo strada, contraddistinto dalla presenza di un pannello esplicativo sulla Riserva.
Ci troviamo a circa 800 metri di quota e lasciata l’auto si prosegue senza fretta per una decina di minuti lungo la strada, si fa un ampio tornante e si continua finché non si intravede sulla sinistra fra le fronde degli alberi lo specchio d’acqua. Si tratta di un raro esempio di lago inserito in una conca scavata da rocce magmatiche di un antico fondale oceanico poi metamorfosate a seguito del corrugamento della catena alpina. Il punto centrale della Riserva è il piccolo lago di origine glaciale con torbiera, particolarmente interessante perché posto in un ambiente di bassa montagna con condizioni di marcata xericità.
La discesa al lago avviene grazie a comodi vialetti, frutto di un progetto che ha reso l’area accessibile anche a persone a mobilità ridotta, passeggini e bimbi piccoli.
Ci si ritrova in un ampio spazio erboso, ombreggiato da enormi pioppi da cui si può ammirare la vegetazione che circonda il lago, nelle sue più spettacolari gradazioni di giallo, arancio, marrone. L’itinerario procede costeggiando il lago sulla destra. Lungo le rive si trova una vegetazione palustre a canneto, ricca di Giunchi, Carici, tra cui anche la rara Carice tomentosa. Nelle sue acque ci trovano la rara Ninfea bianca e il Poligono anfibio.
Svoltando nuovamente a destra si accede a un altro spazio erboso più appartato. Da non perdere l’affaccio dal pontile in legno che permette di osservare da un punto privilegiato questo lago di ragguardevoli dimensioni e di notevole profondità. Tornando sui propri passi e proseguendo ancora verso sinistra di può imboccare un ripido sentierino che guadagna rapidamente quota e permette di effettuare il giro completo del lago passando al di sopra di un enorme parete rocciosa che ostacola la passeggiata ad anello attorno al lago. Dopo la fatica iniziale della salita la passeggiata è estremamente piacevole e conduce alla scoperta di una successione di piccoli prati raccolti e intimi, da cui si gode una vista impareggiabile sulla valle centrale.
La discesa al livello del lago si effettua lungo un sentierino nel bosco, fra castagni, pini silvestri e roverella, dove ad ogni passo risuona il fruscio delle foglie che iniziano a cadere. Ridiscesi ci si trova in una radura fra le roverelle molto bella. Facendo una piccola deviazione sulla sinistra si trova un passaggio non troppo visibile che da accesso a un altro angolino unico: fra vegetazione ripariale di apre uno scorcio del lago e si può apprezzare l’insieme di questo luogo unico, che è anche uno dei principali siti riproduttivi per molte specie di anfibi come rospo comune e rana.
L’autunno è sicuramente un momento molto speciale per visitare questo luogo intimo e raccolto. La visita richiede mezza giornata scarsa, ma per chi vuole “fare giornata” è possibile abbinarvi la visita alle rovine del castello di Villa, raggiungibili grazie a un sentiero nel bosco, scandito da pannelli che parte proprio davanti al parcheggio dove si è lasciata l’auto.