Il postino continuerà a suonare due volte ma a breve lo farà a giorni alterni. La rivoluzione voluta da Poste italiane sbarca in Valle d’Aosta nel mese di febbraio in 66 dei 74 comuni (esclusi Aosta, Chatillon, Saint-Vincent, Verrès, Pont-Saint-Martin, Charvensod, Pollein e Villeneuve). Dal mese prossimo la corrispondenza non arriverà a casa tutti i giorni ma tre volte alla settimana ovvero il lunedì, mercoledì e venerdì. E quella successiva due, il martedì e giovedì. I quotidiani, però, sono salvi: grazie ad un accordo tra Poste e Federazione italiana editori, i giornali arriveranno regolarmente ogni giorno agli abbonati.
Nei mesi scorsi i sindacati si sono sollevati contro la decisione dell’azienda denunciando la perdita di posti di lavoro. "Questa riorganizzazione – ricordavano le Organizzazioni Sindacali – là dove è partita non ha portato né un aumento di efficienza né soddisfazione da parte dei cittadini. La Posta va recapitata tutti i giorni e la riorganizzazione deve essere fatta con investimenti mirati alla qualità del servizio, all'efficienza delle consegne, alla valorizzazione della straordinaria rete logistica aziendale". Ad oggi il servizio postale viene coperto per il 18% da assunzioni a tempo determinato che con la riorganizzazione verrebbero meno.
"Da tempo lamentiamo una carenza di personale – spieganvo Slc Cgil e Cisl Slp – legato alle uscite per pensionamento o esodo (Nda una decina fra il 2016 e il 2017) che non vengono rimpiazzate. A tutt'oggi l'azienda non ha dato nessun tipo di disponibilità alla loro sostituzione. Tutto questo porterà inevitabilmente ulteriori disagi penalizzando il servizio quotidiano. Ciò che oggi interessa realmente a Poste Italiane è l'aspetto finanziario a discapito del resto".