Carte d’identità della durata di 10 anni. Ad Aosta la nuova norma crea qualche disguido

In particolare a creare non pochi disguidi al Comune sono le Carte d'identità elettroniche emesse in sostituzione di un documento cartaceo che all'epoca del rilascio non era ancora scaduto. In questo caso i cittadini dovranno rifare il documento.
Municipio di Aosta
Economia

La nuova norma del Governo Berlusconi che aumenta la validità delle carte d’identità dai 5 fino ai 10 anni, sta rendendo la vita complicata al Comune di Aosta.
Se infatti, nessun problema sorge per i documenti cartacei scaduti dopo il 26 giugno 2008 e che verranno prorogati con la semplice apposizione di una postilla, qualche grattacapo lo stanno creando le carte di identità elettroniche (CIE). In particolare a creare non pochi disguidi sono le Cie emesse in sostituzione di un documento cartaceo che all’epoca del rilascio non era ancora scaduto.

Se infatti le Cie di primo rilascio, nasceranno già con validità decennale e se a quelle che compiono i cinque anni dal 26 giugno 2008, sarà allungata la vita  con il rilascio di un modulo di accompagnamento, nel caso citato sopra, che "interessa molti aostani   – si legge in una nota del Comune – il software elaborato dal Ministero dell’Interno non funziona pienamente, impedendo la stampa del modulo di accompagnamento, e rendendo, così, necessario, il rifacimento della CIE.

“Nella speranza che il disguido venga presto risolto – prosegue la nota del Comune –  l’amministrazione comunale si è prontamente attivata, di concerto con i tecnici del Ministero dell’Interno, per trovare una soluzione ad una complicazione delle procedure di emissione del documento di identità non voluta e della quale il Comune di Aosta non è in alcun modo responsabile, che rischia di tradursi in motivo di confusione e disagio per i cittadini.”

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