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Economia, territorio e impresa: all’Università della Valle d’Aosta il giusto mix per il tuo futuro

Il Corso di Laurea Magistrale in Economia e politiche del territorio e dell’impresa (ETI) dell’Ateneo valdostano è alla sua quarta edizione. Intervista al Prof. Marco Alderighi, coordinatore del corso.
Università della Valle d'Aosta
Economia, Pubbliredazionali

Scadono il prossimo 20 settembre, alle ore 12,00, le iscrizioni al Corso di laurea magistrale in Economia e politiche del territorio e dell’impresa dell’Università della Valle d’Aosta. L’obiettivo del percorso è formare manager per il settore privato e pubblico, capaci di valorizzare e sviluppare le imprese e il territorio in cui operano. Attraverso questo corso è possibile acquisire le abilità economico-manageriali per rispondere alle richieste di un mercato sempre più complesso e globalizzato, tenendo conto delle peculiarità della dimensione territoriale.

Abbiamo intervistato il Prof. Marco Alderighi, coordinatore del corso.

Prof. Alderighi, come nasce il Corso di laurea magistrale in Economia e politiche del  territorio e dell’impresa?

Oggigiorno ci troviamo nella cosiddetta società della conoscenza. Questo significa non solo che ora come mai le persone possono accedere liberamente e scambiare una quantità di informazioni e contenuti fino a poco tempo fa inimmaginabili, ma soprattutto che l’attività economica ad alto valore aggiunto richiede competenze e abilità diffuse (e non in capo a pochi) che permettano di rispondere ai continui cambiamenti di scenario. Il Corso di laurea magistrale in Economia e politiche del  territorio e dell’impresa (ETI) è nato con l’obiettivo di offrire agli studenti le competenze necessarie per operare all’interno di un contesto che diventa via via più complesso. Il manager di oggi si deve infatti confrontare con consumatori più esigenti e informati e una concorrenza più accesa e internazionale. Le nuove tecnologie, poi, introducono significativi cambiamenti sia dal lato della produzione che da quello della promozione e commercializzazione dei prodotti. La capacità di creare relazioni con le imprese e il territorio diviene quindi un aspetto imprescindibile per le professioni del futuro.

Chi si può iscrivere?

Si possono iscrivere i laureati  o laureandi in materie economiche o affini. I laureandi (che al 31 luglio 2017 hanno non più di 30 cfu residui nel loro percorso triennale) potranno iscriversi ‘sotto condizione’ e dovranno terminare il triennio entro aprile 2018. Nel caso si provenga da un percorso diverso da una laurea triennale in ambito economico, se necessario, è possibile colmare il debito formativo prima del termine ultimo per l’iscrizione (e cioè aprile 2018) svolgendo singoli esami presso il nostro ateneo o in ogni altra sede universitaria.

Quali sono i principali contenuti di questo corso?

Per sviluppare i principali contenuti del corso si è cercato di rispondere alla seguente domanda: Quali sono le competenze e le abilità che servono alle figure manageriali del futuro? Abbiamo quindi identificato una rosa di insegnamenti, che abbiamo chiamato ‘pilastri’, volti a fornire le basi nell’ambito dell’economia, della statistica, del diritto, dell’economia aziendale e del marketing. Gli insegnamenti sono organizzati al fine di far crescere le conoscenze (sapere come funzionano le cose) e il saper fare (come si fanno in pratica le cose). Vi sono lezioni frontali e attività individuali e di gruppo. Si guarda alla dimensione internazionale con un’attenzione al ruolo del territorio.

L’attenzione per il territorio è un carattere distintivo di questo corso, perché?

L’esigenza di semplificare la realtà per cercare di descriverla e interpretarla ha portato molto spesso a proporre modelli economici dove lo spazio e il territorio non hanno alcun ruolo. Questa scelta è però assai pericolosa. E’ infatti molto difficile per un’impresa operare in un mercato senza conoscere a fondo le caratteristiche, le abitudini e i gusti dei consumatori, né tanto meno crescere e sviluppare le proprie attività in un territorio senza avere legami forti con esso. Dare importanza all’aspetto territoriale della produzione e della commercializzazione dei prodotti significa quindi acquisire strumenti aggiuntivi di comprensione che permettano al manager di creare valore aggiunto, di assicurare una posizione di vantaggio  e aumentare la profittabilità della propria impresa. La ETI ha posto attenzione sui territori in quanto nel contesto globale costituiscono un elemento distintivo delle imprese stesse.

Come è articolato il percorso di studio?

Su questa ossatura sono stati sviluppati tre indirizzi. L’indirizzo “mercato e impresa” è diretto agli studenti interessati ad operare presso imprese private. Si approfondiscono le tematiche dell’organizzazione aziendale, dell’innovazione, del marketing. L’indirizzo “sviluppo del territorio” è invece diretto a chi vuole operare in ambito pubblico. Si approfondiscono le tematiche del diritto e del management pubblico, le politiche del lavoro e la storia dei territori. Per questi due indirizzi sono previsti due esami opzionali o la possibilità di svolgere uno stage presso un’impresa della durata minima di 4 mesi. L’indirizzo “internazionale” è invece indirizzato a chi vuole svolgere il secondo anno all’estero e conseguire un doppio diploma.

In cosa consiste il doppio diploma?

La ETI ha sviluppato un percorso internazionale che consente agli studenti di svolgere il secondo anno in un’università francofona (Percorso di doppio diploma). Sono stati stipulati a tal fine due accordi. Il primo con l’Università di Sophia Antipolis di Nizza e il secondo con l’Università Savoie Mont Blanc di Chambéry. In entrambi i casi è previsto uno stage obbligatorio. Attraverso il programma ERASMUS+ e specifici fondi europei è possibile garantire una borsa per periodo del soggiorno.

Quali sono gli sbocchi professionali? E quali le prospettive di occupazione?

Gli sbocchi professionali per il laureato ETI riguardano sia ruoli manageriali in aziende private e pubbliche che operano in tutti i settori industriali e di servizi, tra cui quelli del turismo e del tempo libero, dell’agro-alimentare, e della filiera energetica, sia le libere professioni  afferenti l’area economica (dottore commercialista, consulente del lavoro).

L’Università della Valle d’Aosta vanta il primo posto in Italia nelle classifiche di AlmaLaurea per quanto riguarda il numero di laureati magistrali che trovano lavoro ad un anno dalla laurea. Questo importante risultato è stato conseguito anche grazie ad un’attenta progettazione dei corsi e a una attività di supporto nella ricerca degli stage, nell’ambito della mobilità internazionale e nell’inserimento nel mondo del lavoro.

 

Per maggiori informazioni:
u-orientamento@univda.it

http://univda.info/ETI/index.html

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