Nei giorni scorsi, si sono svolte le operazioni per ricollocare la statua, alta 339 cm e pesante 550 kg, sulla cima del Balmenhorn, dove fu collocata per la prima volta il 4 settembre del 1955, con l’immane dispendio di energie degli uomini della Scuola militare Alpina, in rappresentanza di tutte le regioni alpine italiane. Simbolo di unità tra i popoli e di pace, la statua è stata oggetto di restauro nel luglio scorso all’interno della Fonderia di Verrès, che ha riportato il Cristo delle Vette agli antichi splendori. Un lavoro che il pubblico ha avuto modo di apprezzare nei diversi siti che in queste settimane hanno ospitato l’opera dello scultore torinese Alfredo Bai, voluta a ricordo delle vittime di tutte le guerre.
Il trasporto è stato suddiviso in due parti: la testa è stata portata seguendo, almeno in parte, il percorso storico, mentre il resto del corpo ha raggiunto direttamente la vetta con l'elicottero della Protezione civile. In particolare, partendo da Gressoney-Saint-Jean, la testa è stata trasportata con un fuoristrada fino al lago Gabiet dal personale della stazione locale del Corpo Forestale Valdostano, successivamente trasferita al rifugio Mantova tramite l'elicottero, per poi essere portata a piedi fino alla vetta. Alle fasi della posa della statua hanno preso parte alcuni rappresentanti della Compagnia Alpieri della Scuola Militare Alpina e delle Guide alpine di Gressoney, il parroco di Gressoney-La-Trinité, Don Ugo Casalegno, e una rappresentanza del Consiglio regionale e della Sovrintendenza ai beni culturali della Valle d'Aosta.
Il luogo per la partecipazione della Santa Messa di domenica, celebrata dal Vescovo di Aosta, Mons.Giuseppe Anfossi, è raggiungibile dalla località Staffal con la funivia e l'ultima salita è prevista alle ore 10 (prezzo del biglietto di andata e ritorno Euro 3,50). Alla funzione religiosa parteciperanno il Presidente del Consiglio regionale, Alberto Cerise, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e l'Assessore all'Istruzione e Cultura, Laurent Viérin.