Dal mondo delle associazioni nasce “Lista Civica Vda 2018”

La formazione punta a formare un'assemblea di 80-100 persone che guidino la fase iniziale di costruzione di un programma e una lista per le prossime elezioni regionali. Il punto di partenza è intorno ad alcuni temi già presenti nell'Agenda Vda 2030.
Politica

Non una raccolta di firme per presentare una lista alle prossime regionali, non ancora almeno: “Nessuno dei presenti ha ancora un'idea di candidarsi – spiega Chiara Minelli, insegnante di scuola media – adesso ci diamo tempo due settimane per capire quante adesioni ci saranno”. Paradossalmente “Lista Civica Vda 2018” non partirà dunque da una lista, ma dal tentativo di formare “un'assemblea di 80-100 persone”.

Questa assemblea si riunirà attorno agli undici punti proposti dalle dodici persone (alcune assenti) che nel tardo pomeriggio di oggi hanno presentato al Café Librairie il nuovo progetto politico: Christian Cavorsin, Roberto Contardo, Simona D'Agostino, Lorenzo De Gasper, Giovan Battista De Gattis, Ismail Fayad, Giulio Gasperini, Paolo Gino, Paolo Meneghini, Chiara Minelli, Patrizia Neri e Roberta Pozzati.

“L'idea è quella di far partire un progetto di cinque anni che funzioni come medicina alla politica – sostiene De Gattis – vogliamo generare un dialogo con chi ha tempo di prendersi delle responsabilità, un dialogo sui temi politici che duri fino al 2030”.

Molti dei presenti oggi avevano partecipato alla redazione del programma “Agenda Vda 2030”, coordinato da Elio Riccarand e Fabio Protasoni, ma le due iniziative sono separate: “Facciamo quasi tutti parte di associazioni che hanno raccolto assieme quei 140 punti – spiega De Gattis, che è presidente di Cittadinanza Attiva – ma non possiamo dire che sposeremo in toto quel programma: non sarebbe giusto nei confronti degli eventuali aderenti”.

Anche le associazioni di provenienza del nucleo iniziale del progetto non sono direttamente coinvolte: “Le adesioni alla Lista Civica saranno singole – continua De Gattis – nessuno di noi parla a nome delle associazioni di provenienza”.

Se si formerà una lista per le prossime regionali lo deciderà l'eventuale assemblea a gennaio: “Lista Civica non sarà un carro su cui salire per chi è stato scaricato da altri”, spiega sempre De Gattis. L'atteggiamento però resta di apertura verso ogni contributo e anche i temi politici di base riprendono parte di quelli proposti nel programma di 140 punti.

“Questa settimana abbiamo visto un comunicato di Alpe che diceva di riconoscersi nel programma di Agenda Vda – commenta Minelli, che ha partecipato attivamente al progetto di Rete Democratica – secondo noi è una cosa positiva se ci sono forze che intendono collaborare e recepire il materiale che arriva dal mondo delle associazioni”.

“Chiunque vuole usare le istanze della società civile è ben accetto – conclude De Gattis – non crediamo in una forza che da sola possa fare tutto, neanche la nostra: non ci riteniamo migliori degli altri”.

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