Doveva essere la medaglia più “scontata” e probabile per Federico Pellegrino e l’Italia del fondo, ma questa volta la team sprint in tecnica libera non ha regalato la gioia prevista dopo la medaglia d’argento individuale in tecnica classica. Dopo una lunga sfilza di successi, per la prima volta dopo quattro anni il valdostano e Dietmar Noeckler scendono dal podio e sono quinti, lasciando il posto a Norvegia (Klaebo-Sundby), Russia (Spitsov-Bolshunov) e Francia (Manificat-Jouve).
Una finale che vedeva una concorrenza agguerrita con nazioni ed atleti fenomenali, mentre il borsino dell’Italia era in ribasso negli ultimi giorni. Come previsto la finale è stata inizialmente tattica, ma a cambiare gli equilibri è stato lo strappo di Klaebo in quarta frazione; Pellegrino c’è e resta nel gruppo dei primi quattro, ma Noeckler nella propria ultima frazione perde molto terreno. L’impresa di Pellegrino diventa difficile: deve recuperare 7 secondi per arrivare a podio, ma Norvegia, Russia, Francia e Svezia sono imprendibili. Alla fine l’Italia è quinta in 16’14”8, a 18”6 dalla Norvegia e 16”6 dalla medaglia.
La coppia azzurra aveva trovato l’accesso alla finale grazie ad un ripescaggio nella propria batteria della semifinale, conclusa al quarto posto con il tempo di 16’07”1. Noeckler ha patito meno del temuto il momento difficile dopo la 15 km, anche se in questa fase non è sembrato molto pimpante. Pellegrino, invece, ha fatto il suo, mettendo in luce ottimi spunti e sapendosi anche gestire, nei limiti del possibile: “Sapevamo che ci bastava arrivare quinti, così abbiamo potuto risparmiarci un po’ in vista della durissima finale”.
Non hanno invece trovato l’accesso alle finali Elisa Brocard e Gaia Vuerich. La coppia di azzurre conclude all’8° posto la propria semifinale con il tempo di 17’13”0, dopo essere sempre rimaste tra la settima e l’ottava piazza nei vari scambi. Elisa Brocard è stata vittima di una caduta nella prima frazione, toccata dalla polacca Justyna Kowalczyk, ma ha avuto il tempo di recuperare e si è dimostrata ancora una volta in forma. Vuerich ha poi perso parecchio terreno nell’ultimo giro, concedendo circa 20 secondi al Canada e non riuscendo ad ottenere il ripescaggio in finale per le azzurre, che hanno fatto registrare la quindicesima posizione finale. La medaglia d’oro è andata agli Stati Uniti, con Svezia seconda e Norvegia terza.
“Ho avuto un piccolo incidente con quella caduta iniziale, ma poi per fortuna sono riuscita a recuperare. Ce la siamo giocata, ce l’abbiamo messa tutta ma era una semifinale molto dura. Avevamo ottimi materiali, ringraziamo tutti i tecnici” ha dichiarato Elisa Brocard al termine della gara.