E’ cominciato oggi, mercoledì 21 marzo, il processo “bis” (un altro procedimento è in corso dinanzi al Giudice di pace) per l’incidente in cui, il 16 marzo 2011, rimase gravemente ferito l’ingegnere Michel Chabod, 41 anni di Valsavarenche, colpito da un masso staccatosi da un terreno sopra la strada che l’uomo stava percorrendo in auto nel comune di Villeneuve.
L’udienza preliminare è stata dedicata all'esame delle domande di costituzione di parte civile, avanzate dalla figlia, dal fratello e dal padre della vittima, nonché dall’Assotrasporti. Quest’ultima era già intervenuta nella vicenda, opponendosi, nel maggio 2017, all’istanza di archiviazione del fascicolo inizialmente depositata dall’allora pm Pasquale Longarini (e poi revocata dal procuratore capo facente funzione Giancarlo Avenati Bassi, con la ripresa delle indagini). Inoltre, stamane l'associazione ha anche presentato, tramite il proprio legale, richiesta di citazione in giudizio, in qualità di responsabili civili (delle parti parallele agli imputati, ma limitatamente al piano risarcitorio), del comune di Villeneuve e della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Il Gup Paolo De Paola ha ammesso tutte le richieste. Il processo è stato quindi aggiornato al prossimo 3 maggio, per consentire la notifica della citazione degli atti ai responsabili civili. Gli imputati sono: il proprietario del terreno su cui si trovava il masso precipitato, Gabriele Gianni, 77 anni, di Aosta (difeso dall’avvocato Andrea Urbica); l’affittuaria del campo, Anna De Santis (48) di Aosta (avvocato Davide Meloni); il sindaco di Villeneuve all’epoca dei fatti, Roberta Quattrocchio (52) di Aosta (avvocato Corrado Bellora), il progettista dei lavori di ammodernamento della strada Luciano David (71) di Aymavilles (avvocati Roberto Jorioz e Barbara Giors); l’ex presidente della Regione Augusto Rollandin (avvocato Andrea Balducci) e il dirigente dell’assessorato regionale ai lavori pubblici in pensione Carlo Berthod (77) di Aosta (avvocato Claudio Soro).
A tutti e sei, il pm Eugenia Menichetti contesta il concorso in disastro colposo, in relazione ai reati di frana ed attentato alla sicurezza dei trasporti. Inoltre, David, Rollandin, Quattrocchio e Berthod sono accusati anche di concorso in lesioni personali colpose. Sulla vicenda, oltre all’altro fascicolo penale ancora pendente (relativo solo alle lesioni e che vede quali imputati esclusivamente Gianni Gabriele e Anna De Santis), era giunta all’inizio di quest’anno la sentenza civile di primo grado, che aveva stabilito un risarcimento all’ingegner Chabod di oltre un milione 528mila euro. Un verdetto al quale la Regione ha però deciso, nel febbraio 2018, di presentare appello.