Si sono chiusi questa mattina i Giochi Olimpici di PyeongChang di Federica Brignone (a meno che la valdostana, che è riserva, non venga chiamata a scendere in pista nel team event in programma nella notte italiana di sabato), che può tornare a casa con la soddisfazione della medaglia di bronzo in gigante.
L’ultima prova prevista per lei era la combinata alpina, vinta dall’elvetica Michelle Gisin in 2’20”90, seguita da Mikaela Shiffrin a 97 centesimi e dall’altra svizzera Wendy Holdener a 1”44. Brignone, che fino a poche ore dal via era in dubbio a causa della contusione al ginocchio rimediata nell’uscita di scena di ieri in discesa libera, è riuscita a rimediare un ottavo posto a 2”63 dalla più veloce. Sulla sua posizione in classifica ha influito un errore nella prima manche, quella di discesa, che l’ha portata a perdere terreno e a piazzarsi dodicesima con 3”14 di distacco dall’allora leader, Lindsey Vonn, poi uscita nella seconda manche. Buona, invece, la prestazione della polivalente di La Salle nello slalom, dove ha ottenuto il sesto tempo che le ha permesso di recuperare quattro posizioni.
Sul sito della FISI le sue parole, a bilancio di questa felice spedizione coreana: “Mi sono giocata la gara in discesa libera perché nello slalom di oggi non si poteva fare la differenza. Io comunque ci ho provato perché nello sci alpino tutto può succedere, lo ha testimoniato anche lo slalom maschile. Torno a casa orgogliosa di avere una medaglia al collo, a PyeongChang mi sono concentrata solo sulle gare; quando tornerò realizzerò veramente i nostri successi. Non mi cambierà però la vita, dalla prossima settimana riprenderà la mia vita normale fatta di allenamenti e competizioni. Ogni gara ed esperienza mi arricchiscono e imparo sempre qualcosa in più”.